giovedì 26 marzo 2009

E gggrazie...

Ultimamente, soprattutto in coincidenza del mio ritorno, ho ricevuto un sacco di inviti per caffè/birre/vino, che diventerò nevrastenica o alcolizzata, per sapere un po' com'è qui, che faccio ecc.
Ho ricevuto un bel messaggio da una persona che diceva che il mio blog lo ha sorpreso e gli ha permesso di leggere tra le righe e conoscere una persona diversa da quella che immaginava, migliore.
Non è il primo bel commento che ricevo, ne ho ricevuto tanti.
Oltre a essermi sentita molto figa, mi sono fermata a pensare.
Il leitmotiv di tutti i commenti è il "coraggio della mia scelta".
E allora mi sono fermata a riflettere. Qualcosa di vero ci sarà.
Perchè io non mi sento coraggiosa. Davvero. Cioè a volte mi manca mezzo mondo, tornerei a casa a nuoto, però la maggior parte delle volte rido sui problemi e i casini che ci succedono.
E sono felice, serena, davvero.
Sarò leggera? imprudente?
No, non è questo.
Basta parlare con la gente, guardarsi intorno.
La città non è tranquilla è verissimo, succede di tutto, ma la maggior parte delle persone sono splendide e hanno una forza e una voglia di vivere incredibile.
Un esempio, una persona recentemente incontrata.
E' una madre che ha il figlio ritardato in galera, perchè l'ha difesa dallo zio che voleva picchiarla. Il ragazzo è in prigione senza senso, senza processo da 1 anno, ha il colera e non può avere un processo.
Sapete perchè?
Serve un'attestazione della malattia da andare a chiedere all'ospedale.
Embè?
La signora non ci può andare, non ha i soldi necessari per lo chapa (30 centesimi a/r).
"Signora com'è venuta qui stamattina?"
"Ho venduto il mio pranzo e quello delle mie figlie alla fermata dell'autobus".

E' in questi momenti, quando il dolore che senti nel petto finisce, che ti rendi conto di tante cose. Che impari a reagire ai dolori degli altri, che impari che non puoi, come vorresti, seguire il tuo primo umanissimo istinto di darle 20 euro e dirle di mangiare qualcosa.
E allora rifletti che tutto sommato il fatto che ti abbiano rubato il contatore non è sta gran tragedia. Io l'acqua ce l'ho.
Che il fatto che cerchino di fregarti nella spesa giorno dopo giorno è superabile. Io non vendo il mio pranzo e se sono stanca prendo il taxy.
E impari anche a superare il tuo senso di colpa, perchè altrimenti ne rimarresti schiacciata e non saresti di grande aiuto.
E impari a guardare tutto in maniera un po' diversa, i problemi, le persone, la vita.
E ti chiedi se tu ci riusciresti, se avresti questo stesso coraggio che loro dimostrano nel vivere con dignità e nel dirti che per essere qui, oggi, hanno venduto il loro pranzo.

Ed è allora che inizi a capire tante cose, a dare valore ad alcune cose e a non darne ad altre.
A capire che ti riempie il cuore mille volte di più il sorriso di un bambino che ti è riconoscente per il solo fatto che giochi con lui, anche se è coperto di stracci e con le manine appiccicose, perchè nonostante tu sia bianca, sia ricca, sei li per lui quel giorno.
Per insegnargli il girotondo.
E basta.

Questo è il coraggio, quello delle persone che lavorano 15 ore al giorno, che fanno 3 ore di strada per raggiungere il posto di lavoro, che difendono i figli con le unghia e con i denti, che non hanno niente, ma che, incontrando la sera di capodanno 2 ragazze bianche sperse che non trovano un posto dove mangiare, le invitino a cenare con loro e dividere con loro il loro cibo.

Quindi sono IO ad essere qui per apprendere da loro il vero valore di tante cose, a capire che la vita è bella e va vissuta, senza volere chissacchè, ma godendo di ciò che abbiamo.

E ad imparare qual è il vero coraggio.

Però grazie, a chi mi legge, a chi mi sostiene, a chi mi commenta, a chi mi aspetta, a chi mi farà le chiacchiere, a chi desidera vedermi di cuore, a chi ride con me di foche e polli e a chi si arrabbia con me per l'ignoranza che riguarda molte cose.
E però bboh che se mi fate troppi complimenti mi commuovo :P

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lunedì 23 marzo 2009

The animal instinct

I miei rapporti con gli animali in Mozambico stanno diventando molto problematici devo dire.

Giorni fa sono andata in macelleria a fare la spesa con una mia collega.
Ho visto cose che voi umani non avete mai visto.

Era una macelleria hallal cioè con carne uccisa secondo riti islamici a mano da veri uomini primitivi.
E qui la domanda sorge spontanea.
A voi amici macellai chiedo lumi.
In genere come si fa, si prende la mira e si investono i polli?o si convincono al suicidio? tipo gli ripeti "mucca la tua vita fa schifo mucca la tua vita fa schifo mucca la tua vita fa schifo" fino all'atto estremo? Maaah.

E cmq.
L'omo ci ha detto che potevamo scegliere la carne.
Ci vuol fortuna nella vita.
L'interno del frigo pare il casting di un film di Dario Argento (credo di aver intravisto pure lui) e tra un piede di mucca e l'altro (giuro c'era tanto di zoccolo) , lui era li... fermo, peloso e mi fissava in tutta la sua orecchiosità.
Dopo averlo fissato per i 5 minuti necessari a realizzare cosa fosse ho esclamato in italiano: "oooodddio l'orecchio"...

E' finita rapidamente la mia carriera da donna di casa.

Continuiamo.

A Cape town sono stata attaccata da una foca. Mi sono nascosta da una foca.
Sotto la voce "figure merda possibili nella vita" questa mi mancava.

Ma soprattutto.

Sorvolando sul pomeriggio in cui un geco/camaleonte/bufalo si è lanciato sul mio piede da un albero e pesava l'equivalente di un gatto o un quadrupede nostrano di piccole dimensioni , la mia idea dei polli muta di giorno in giorno.



Voi pensate che i polli siano animali innocui.
Illusi.
Son pericolosi e pure vendicativi.
E ti guardano brutto pure.
(Visto pureil film progresso sulla pericolosità dei polli hanno fatto, mica dico minciate).




Una volta stavo pestando un pollo.
Vabbè rincoglionita tu, direte voi, mica è proprio piccolo un pollo.
Ed è una giusta osservazione, dirò io, se il pollo non sbucasse malefico da sotto una macchina in centro città.
E mi ha guardato pure torvo il pollo eh?
E ha cercato di beccarmi il dito. Ma tu vedi se mi deve attaccare un pollo.
In Africa.
Mica nella fattoria dello zio tom.

La cosa ha comportato 2 reazioni:
-una pollofobia terrrrribile.

E un'innata, sadica soddisfazione ogni volta che mangio una cotoletta.
Perchè penso che potrebbe essere lui, il mio caro amico pollo.

'stardo pollo...

giovedì 19 marzo 2009

Lui vive in cielo?



A quanto pare un noto patologo ha scoperto, se non proprio la cura per l'Aids, quantomeno cosa lo può aggravare.
Un inizio suvvia.
Ebbene signori i colpevoli sono, udite udite: i PRESERVATIVI!
Ebbene si,
mentre il mondotutto, medici, ong, ecc, dichiarano che ad oggi il preservativo è il metodo migliore e di più semplice uso per evitare il contagio, Benedetto XVI ci informa che non solo non è così, anzi.

La dichiarazione come riportata dai tabloid dice:
"...direi che non si puo' superare questo problema dell'Aids solo con i soldi, che sono necessari, ma se non c'e' l'anima che sa applicarli, non aiutano; non si puo' superare con la distribuzione di preservativi che, al contrario, aumentano il problema".

Ipse dixit.

Con tutto l'impegno e l'apertura mentale e senza farmi condizionare dal fatto che il Papa di prima lo adoravo, questa non la capisco.
Tempo fa ho già parlato un po' dell'Aids (qui), limitandomi al Mozambico, che non è tralaltro il paese messo peggio.
Predicare in Africa la castità è come predicare da noi di uscire nudi in strada perchè tonifica. Stesso livello di assurdità.
L'Africa fa circa 822 milioni di abitanti. Ne serviranno tanti di scacchi...

Tanto la dichiarazione era assurda che se ne sono resi conto pure in vaticano (vedi un po') e hanno riportato così le parole del Papa:
"'Direi che non si puo' superare questo problema dell'Aids solo con slogan pubblicitari. Se non c'e' l'anima, se gli africani non si aiutano, non si puo' risolvere il flagello con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio e' di aumentare il problema''.

Vabbè che in Italia le boiate sono all'ordine del giorno però magari assumiamoci le nostre responsabilità.
Ci spieghi, Santità, come può il preservativo aumentare l'Aids?
No perchè io sono seriamente curiosa. Voi no?

Le reazioni sono state di sconcerto da ogni parte del mondo e da tutte le ong che combattono l'aids.

La Francia parla di "pericolo per le politiche di sanità pubblica e per gli imperativi di protezione della vita umana".
Il Belgio manifesta «stupore» e «costernazione» per le parole del Papa.
La Germania sostiene che «i preservativi giocano un ruolo decisivo» nella lotta all’Aids. «I preservativi salvano la vita, tanto in Europa quanto in altri continenti».
Solo l'Italia non commenta. Pare che avere un'opinione porti male.

Da parte loro, gli africani sottolineano tuttavia che i fedeli sanno anche disattendere le istruzioni che arrivano dal Vaticano. «La gente non seguirà quanto ha detto il Papa», ha detto Alain Fogué del Movimento camerunese per chiedere l’accesso alle cure (Mocpat). «Lui vive in cielo e noi sulla terra - ha ironizzato - il Papa vive nel XXI secolo?»

Devo dire che il viaggio in Africa del Papa inizia proprio con il piede giusto.
E non era ancora arrivato...

Quello che io mi chiedo è come sia possibile non rendersi conto che la situazione è troppo grave per fare appello a qualsiasi dottrina. Qualsiasi soluzione di fronte ad un continente che rischia di sparire, spazzato da questa piaga DEVE essere accettata. L'obiettivo è e deve essere uno, senza differenza di religione o altro.
Quando si vedono bambini senza genitori, vite non ancora inziate e già segnate, quando sei consapevole che essendoci il 16% di diffusione della malattia, GIORNALMENTE parli o incontri qualcuno malato, sentire queste riflessioni fuori dal mondo, sconcerta e lascia senza parole.
Bisogna attualizzare il proprio pensiero e con esso la soluzione, se un problema esiste non si può filosofeggiarci sopra, bisogna risolverlo.
O li lasciamo morire per punizione? perchè fanno sesso?
E come glielo spieghiamo ai bambini che nascono malati? Sai, la tua mamma a scacchi era scarsina?

Già ce ne occupiamo pochissimo perchè la velina di turno col calciatore del momento meritano e SUSCITANO più attenzione di una qualsiasi delle crisi dimenticate.

Non vogliamo occuparcene? vogliamo chiudere gli occhi?

Va bene.

E allora chiudiamo anche la bocca.

martedì 17 marzo 2009

O sicco o sacco

Antico modo di dire del Trentino per dire "da un eccesso all'altro".
La mia famigghia, per non farmi morire di fame mi ha mandato un pacco che rapidamente, in soli 20 giorni, portato forse da un postino senza piedi, senza mani e senza postino, è giunto in Mozambico.
Dovete sapere che in Mozambico il postino non bussa mai 2 volte, non bussa proprio...
Non ci sono i postini, 'nsiamai troppa comodità.
Per cui, per sapere se è arrivato il pacco, vai all'ufficio postale che è per cattiveria dalla parte opposta di casa tua e chiedi ripetutamente come una in crisi d'astinenza"E' arrivato il pacco? è arrivato il pacco? è arrivato il pacco?".
Che manco quelli che vanno a prendere il metadone.
Tutte le volte che vai all'ufficio postale poi s'allineano i pianeti e fanno 45° che manco S.Lorenzo sulla graticola.
Arrivi all'ufficio postale in tutto il tuo secs appill sbrilluccicando di luce propria con la borsa fusasi con la tua spalla, il capello da star di ollivudd scaduta e chiedi nell' ULTIMO ufficio in fondo a sinistra.
Alla decima volta tutto diventa più comodo e gli impiegati mettono un cartello fuori dall'ufficio postale con scritto: "Nnnooo!".

Ciò che è richiesto per ritirare un pacco è:
- ufficio postale;
- documento;
- controllo alla dogana.

Noi abbiamo avuto i pacchi con:
- ufficio postale chiuso;
- niente documenti;
- dogana chiusa.

Ci vuole culo nella vita e tanta tanta tanta tanta... faccia tosta.
L'ufficio postale era chiuso, quindi anche la dogana e io non avevo documenti perchè il pacco era indirizzato alla casella postale di un amico.

Ho fatto tante di quelle tragedie che Eschilo in confronto mi fa un baffo.

Dunque dopo la faccia da: "la prego se non mi da il pacco morirò di fame, di sete, di inedia e di tutto quello che passa il convento", gli ho più o meno raccontato tutte le tragedie disponibili.
"La pregooooo è il regalo di mamma e papà , io sono piccola, se non mangio la nutella muoio, mio figlio aspetta la medicina sennò muore, mi è morta la giraffa e sono triste, mi ha lasciato il fidanzato/l'amante/il marito/l'amante femmina pure e cose varie.
Decide di darmi il pacco anche con l'ufficio postale chiuso e senza documenti. Mi mette il pacco davanti e mi fa: "Ah, non te lo posso dare, la dogana è chiusa".
Gli ho risposto l'equivalente portoghese di: "compa mi pigli pu culo?".
Dopo aver raccontato altre tragedie (sono incinta, mi sposo, è la mia ultima notte da singolll) ho vinto.
E io e il mio pacco siamo tornate a casa.
E ne valeva la pena... (i miei genitori sono un tantino esagerati nè?)



Tanto ormai la mia dignità è al mercato di xipamanine, tra una zampa di gallina e un orecchio di bufalo afgano.
Come sono eppiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!

venerdì 13 marzo 2009

E sono quattrooooooooooooooooooo

Quarto meseeeeeeeeee!!!
Abbiamo raggiunto anche questo traguardo!
Dopo 4 mesi di convivenza siamo a livelli inumani, noi ormai non conviviamo, abbiamo raggiunto livelli nuovi e misteriosi. Una inspira l'altra espira, una mangia l'altra digerisce, una si raffredda e l'altra starnutisce... cose così
Siamo un raro caso di siamesi a scoppio ritardato...
Potete ammirarci in un videolo :P

Miao.....




E tanti auguriii a noiiii

mercoledì 11 marzo 2009

Black goes with everithing

Ebbene si.
Ho scoperto che il nero va con tutto.
Ho visto cose che voi umani...
Donne vestite da paralume essere affascinanti, donne con colori inesistenti in natura essere sexy, donne con abiti che se li metto io è oltraggio a tuttecose essere eleganti...

Ma gli uomini sono tragici pure...
Prendiamo gli uomini in canottiera. Razza misteriosa e inquietante.
Ora,
io non capisco perchè un essere umano che non è fantozzi debba girare in canottiera.
Non mi dite che sentite caldo che sono 3 cm di stoffa in più.
Mi chiedo davvero perchè un essere umano debba scegliere volontariamente di girare come uno dei village people. Cioè anche se sei figo eh? C'hai il pelo sotto l'ascella amormio. E se non ce l'hai è ancora più preoccupante.
Ho quindi deciso, non essendo molto democratica, che quando avrò il potere proporrò una selezione innaturale e sterminerò tutti 'sti He-man de noatri.
Forte della mia convinzione ritenevo che la canottiera fosse veramente brutterrima.
Son stata contraddetta.
Ho scoperto che qualsiasi cosa metti adosso ad un tipo color cioccolato lo fa strafigo.
Canottiera, maglietta strappata, colori osceni, slip, mostruosità varie ed eventuali...
Anche vestiti da paralumi gli omini di qui suscitano penZieri impuri.

Ragion per cui noi abbiamo una mandria di fantozzi in libertà, qui ci sono una mandria di marcantoni in libertà.

Ci vuole culo nella vita.


E' proprio vero....
una volta passati al cioccolato non si torna più indietro

giovedì 5 marzo 2009

L'Africa porta bene

L'africa porta bene...
Sono arrivata adesso a questa conclusione.
Da quel 13 Novembre che sembra a volte lontanissimo e a volte sembra l'altroieri sono successe tante cose più o meno belle, magari non di quelle che fanno dire "fiiigoooo" ma di quelle che fanno bene al cuore...
Ho visto posti meravigliosi, conosciuto realtà che toccano il cuore, visto visi indimenticabili, occhi che rimarranno per sempre nel mio cuore, mi sono sentita chiamare in 1000 modi più o meno belli ma mi sono sentita anche chiamare amica, ho conosciuto tante belle persone, instaurato rapporti tanto sinceri da sorprendermi con casiniste speciali come Marta e ricevuto notizie meravigliose.
In questi mesi una persona tra le più importanti della mia vita, con cui il rapporto si era molto raffreddato, è rientrata di diritto nella mia piccola cerchia di persone speciali (da cui in realtà non era mai uscita, era solo un po' nascosta).
E stasera la stessa bellissima notizia è arrivata a Marta. E io sono stata felice per lei con la stessa sincerità che lei aveva dimostrato per me.
E quando si è così lontane queste sono le cose che ti spingono ad andare avanti, che ti danno la forza nei momenti di cedimento, di sconforto. Sono le cose che ti danno una marcia in più. Ti danno la forza perchè sai che ad aspettarti ci sono persone come loro, quelle poche persone che hanno la capacità di farti ridere gli occhi.
Forse le persone speciali sono quelle che hanno riacquistato un pezzo in più... come noi.

E allora mentre noi andiamo a letto davvero davvero felici per noi stesse e l'una per l'altra...
welcome back e grazie africa per questi regali.

domenica 1 marzo 2009

Mesiversario

Alternative content



Primo mese da sole.
Nessun caduto.
Sopravvissute e in ottima salute mentale (cioè quella di prima fatevi i conti).
Ottimo risultato.

Questo post è un post di autocompiacimento e autocomplimentazione (parola nuova ed esplicativa).
Oggi è un mese che io e Marta viviamo romanticamente sole. Nessuna delle due è impazzita, ci amiamo come la prima volta e non ci siamo ammazzate nel sonno.
Viviamo insomma tett a tett (lei ci mette le tette e io partecipo psicologicamente).

Ma molto tettatett.

Sta diventando preoccupante.
Cioè è molto preoccupante quando 2 persone si svegliano contemporaneamente alle 4:45 am per fare pipì.
Abbiamo fondato l'associazione scer iur neuron (e neuron non è un errore, è davvero singolare).
La cosa diventa impegnativa.
Cioè iniziamo a farci paura, una risponde ad una domanda NON ancora fatta, l'altra fa una cosa prima che sia richiesta, mangiamo le stesse cose, ci intossichiamo romanticamente insieme, abbiamo il num di tel quasi uguale, il num di carta di credito quasi uguale, la taglia del reggiseno bastardamente diversa.

La tragedia è che tutto ciò non ci annoia. Cioè siamo sempre 'mpiccicate. Manco con un ipotetico omo. E io sono una che le cozze le apprezza solo in formato mollusco, i bipedi no.
Parliamo in continuazione e non si capisce 'azzo avremo mai da dirci tutto sto tempo...
Marta l'altro giorno ha detto: "Ci facciamo tanta compagnia noi". Mi sono sentita un po' cane ad essere sincera ma vabbuò.

Dite che dovremmo diventare una coppia aperta per fuggire alla routine? fare le cose attrè?
Ma noi siam tradisciònaal.

Nel frattempo ci godiamo la routine perchè siam vecchie inside...



Ma quanto siamo bbbbelle?


Auguriiii a noiiiiii!!!
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