Ho ricevuto un bel messaggio da una persona che diceva che il mio blog lo ha sorpreso e gli ha permesso di leggere tra le righe e conoscere una persona diversa da quella che immaginava, migliore.
Non è il primo bel commento che ricevo, ne ho ricevuto tanti.
Oltre a essermi sentita molto figa, mi sono fermata a pensare.
Il leitmotiv di tutti i commenti è il "coraggio della mia scelta".
E allora mi sono fermata a riflettere. Qualcosa di vero ci sarà.
Perchè io non mi sento coraggiosa. Davvero. Cioè a volte mi manca mezzo mondo, tornerei a casa a nuoto, però la maggior parte delle volte rido sui problemi e i casini che ci succedono.
E sono felice, serena, davvero.
Sarò leggera? imprudente?
No, non è questo.
Basta parlare con la gente, guardarsi intorno.
La città non è tranquilla è verissimo, succede di tutto, ma la maggior parte delle persone sono splendide e hanno una forza e una voglia di vivere incredibile.
Un esempio, una persona recentemente incontrata.
E' una madre che ha il figlio ritardato in galera, perchè l'ha difesa dallo zio che voleva picchiarla. Il ragazzo è in prigione senza senso, senza processo da 1 anno, ha il colera e non può avere un processo.
Sapete perchè?
Serve un'attestazione della malattia da andare a chiedere all'ospedale.
Embè?
La signora non ci può andare, non ha i soldi necessari per lo chapa (30 centesimi a/r).
"Signora com'è venuta qui stamattina?"
"Ho venduto il mio pranzo e quello delle mie figlie alla fermata dell'autobus".
E' in questi momenti, quando il dolore che senti nel petto finisce, che ti rendi conto di tante cose. Che impari a reagire ai dolori degli altri, che impari che non puoi, come vorresti, seguire il tuo primo umanissimo istinto di darle 20 euro e dirle di mangiare qualcosa.
E allora rifletti che tutto sommato il fatto che ti abbiano rubato il contatore non è sta gran tragedia. Io l'acqua ce l'ho.
Che il fatto che cerchino di fregarti nella spesa giorno dopo giorno è superabile. Io non vendo il mio pranzo e se sono stanca prendo il taxy.
E impari anche a superare il tuo senso di colpa, perchè altrimenti ne rimarresti schiacciata e non saresti di grande aiuto.
E impari a guardare tutto in maniera un po' diversa, i problemi, le persone, la vita.
E ti chiedi se tu ci riusciresti, se avresti questo stesso coraggio che loro dimostrano nel vivere con dignità e nel dirti che per essere qui, oggi, hanno venduto il loro pranzo.
Ed è allora che inizi a capire tante cose, a dare valore ad alcune cose e a non darne ad altre.
A capire che ti riempie il cuore mille volte di più il sorriso di un bambino che ti è riconoscente per il solo fatto che giochi con lui, anche se è coperto di stracci e con le manine appiccicose, perchè nonostante tu sia bianca, sia ricca, sei li per lui quel giorno.
Per insegnargli il girotondo.
E basta.
Questo è il coraggio, quello delle persone che lavorano 15 ore al giorno, che fanno 3 ore di strada per raggiungere il posto di lavoro, che difendono i figli con le unghia e con i denti, che non hanno niente, ma che, incontrando la sera di capodanno 2 ragazze bianche sperse che non trovano un posto dove mangiare, le invitino a cenare con loro e dividere con loro il loro cibo.
Quindi sono IO ad essere qui per apprendere da loro il vero valore di tante cose, a capire che la vita è bella e va vissuta, senza volere chissacchè, ma godendo di ciò che abbiamo.
E ad imparare qual è il vero coraggio.
Però grazie, a chi mi legge, a chi mi sostiene, a chi mi commenta, a chi mi aspetta, a chi mi farà le chiacchiere, a chi desidera vedermi di cuore, a chi ride con me di foche e polli e a chi si arrabbia con me per l'ignoranza che riguarda molte cose.
E però bboh che se mi fate troppi complimenti mi commuovo :P
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