giovedì 30 aprile 2009

Milanooooo milanoooo

Ebbene si, dopo 2 anni sono tornata nella nebbiosa Milano.
Che sarà brutta, sarà nebbiosa, sarà piena di milanesi, però boh.
Che poi secondo me una città cambia.
Anzi, secondo me le persone cambiano una città.

E quindi se Milano è nebbiosa, brutta e ha piovuto 2 giorni senza MAI fermarsi per me c'era un sole che non se ne ha l'idea.

Sono stati 2 giorni meravigliosi, in cui finalmente l'estrema normalità delle cose è tornata.
Quella normalità che ti da sicurezza, tranquillità e che diventa un punto fermo della tua vita.
Quella normalità che ti fa quasi strozzare dalle risate.
La normalità di un pigiama fosforescente.
Il calore di un abbraccio sincero e di una serata a girare sotto la pioggia per 50 km per poi mangiare sotto casa. Ed è già una serata + divertente dei 2/3 delle tue ultime serate.
Quando non ti scocci di parlare nè di ascoltare. Cose che sai, ma non ha importanza. Cose che volevi sentire da un sacco di tempo. Cose che ti sono mancate in un modo che mai ti saresti immaginata.
Andare a dormire felice, soddisfatta, sentendoti finalmente al tuo posto (nel tuo metro quadrato di spazio).
Ricordare con nostalgia serate passate a giocare ad apache (mica droga, sesso e roccherroll).
Quando puoi essere te stessa così tanto che quasi non ti riconosci.
Perchè ci sono delle persone con cui non puoi fingere.
Perchè non ha senso, perchè ti vogliono bene per come sei, ti conoscono, ti capiscono e non hai bisogno nè di gesti eclatanti nè di regali, nè di altro.
Sei tu, così, semplicemente te stessa.
La semplicità che solo l'amicizia ti può dare.
Quell'amicizia che non ha bisogno di continui segnali, messaggi, chiamate, lettere, poke o altro.
Quella che c'è e ci sarà.
Nonostante i problemi e nonostante la cattiveria delle persone.
Perchè le persone cattive hanno una scadenza breve.

Quelle buone sono come il latte... a lunga conservazione...


Per cui grazie perchè vi loviu
E bafangulo perchè siete riusciti a farmi avere nostalgia della nebbia.

giovedì 23 aprile 2009

Welcome apocalypse


Della serie tutte ammè.

Per ora lavorolavorolavoro che manco l'amico Stakhanov quando estraeva carbone.
Non estraggo carbone, ma manca poco.

Oggi poi è stata proprio una bella giornatina di merda, tutta tempestata di pazzie varie.
Perchè io i commenti costruttivi li accetto, a scoppio ritardato ma li accetto.
Gli scontri tra esseri pensanti pure.

Per tutto il resto c'è mastercard.

Ebbene vi racconto la mia allegra giornata.

Mi sono svegliata alle 6:30 e per chi mi conosce questo è sufficiente perchè io sia acida una settimana.
Non saliva il caffè. E questo è presagio di disgrazia e sventura.
Dopo un paio di bestemmie in cinese il caffè è apparso e sono passati i cavalieri dell'apocalisse con cornetti e dolcetti.
Poi abbiamo preso la macchina.
A Roma.
Alle 8:30 del mattino.
Ho visto la luce e ho capito che tutto sommato gli amish non sono poi tanto coglioni.

Dopo 45 minuti nel traffico mi è arrivata tramite sms la scomunica.

Ma procediamo.

Oggi ho incontrato i bimbi nani della scuola italiana gemellata con Maputo e abbiamo chiacchierato con loro.
Dopo avergli raccontato un po' di cose i commenti sono stati:
A) Siete tutte belle ma voi 2 di più (io e palamarta);
B) gli africani "so ricchi non so poveri" (dopo aver visto i palazzi);
C) quello che è piaciuto di + ad uno dei nani è stato: "Saltare religione e giocare con noi".

Chiamali scemi.

I nani e mia nonna che m'ha detto: "ma ancora quanto ci devi stare li?", sono stati l'unica cosa positiva della mia giornata.

Dopo di ciò le disgrazie lette nel fondo della tazzina senza caffè si sono manifestate in tutto il loro fulgido splendore.

Sono stata informata che i favori attoccano. Voi non lo sapevate ma le recenti rivisitazioni del galateo fanno si che se voi lasciate una cosa a metà e l'amico Stakhanov, sinonimo di minchia in molti casi, lo finisce e ve lo fa notare, non solo non ringraziate ma potete fargli notare che ogni tanto fa qualcosa. Se aspettate 5 annetti, l'evoluzione dei costumi vi permetterà di sputargli in un occhio e dargli na testata. Che fa bene alla salute.

E siamo solo alle 10:30

Mi hanno scombinato per la 14esima volta i piani per il 25 Aprile. Io però son diventata zen e ho deciso autonomamente e senza interessarmi del mondo tutto che farò. (A parte di pala che cccci manchiamo ggià).

E siamo al primo pomeriggio.

Uno mi ha esternato le sue paturnie, con somma mia gioia, informandomi che non se la sente di incontrarmi (cambierò deodorante) e che il suo saluto equivaleva ad un "ti lascio".
La domanda sorge ordunque spontanea: è un "ti lascio punto" e quindi devo ricordarmi quando di preciso ci siamo fatti ziti? è un "ti lascio a..." e il gioco consiste nell'aggiungere il complemento di luogo?; è un "ti lascio la parmigiana che domani se la passa a prendere mia sorella" e mancava il complemento di favore? è un "ti lascio in pace" e "u signuri tu renni"?

Il sondaggio è aperto.

E finalmente scende la sera.

Ma tutto ciò è colpa mia.
Io lo so che quando non sale il caffè la disgrazia è alle porte.
La prossima volta mi barrico in casa.

Ora allegramente vado a nanna, nsiamai che nn è finita e qualcuno sente il bisogno di comunicarmi qualche altro bisogno/problema/formula del galateo e simili.

Saluti a morte, pestilenza, carestia e guerra che hanno accompagnato la mia giornata.
E' stato bello regà.

mercoledì 15 aprile 2009

Voltar

Premetto che questo sarà un postacidità perchè sono a casa con la febbremalaria o cose così da 2 giorni e mi noio profondamente. In più oggi sono all'ennesimo cidobbiamovederechiamoio e mi sono rotta un po' il gazu.

Insomma son tornata a casa.
E dopo un post di felicità e cosebelle, faccio un'analisi.
Oggi pensavo.
Capita, quando non ho niente da fare, poi però mi riprendo subito.
Ho visto taaaaaaaaanta bella gente, taaaaaanta gente nnutile e cose varie.
Poi c'è la folta schiera di gente con coda.
Non tutti possono capire ma è così.

Peccarità son felice son contenta e cose belle ma le code ci sono e si vedono.
Vi spiego.
La gente con la coda è quella che apparentemente pare normale ma poi.... ha la coda appunto.
Di botto e senza il giusto preavviso misteriose forze si impadroniscono di lui/lei e diventa stupiTo/a.

Ma è il bello di qui confrontarsi con persone (più o meno) particolari. E più o meno persone pure.
Si possono dividere in gruppi.

Ad esempio c'è la folta schiera degli appassionati di politica.
Fanno parte di questo purtroppo non ristretto gruppo molti esseri mitologici.
Sono quelli mezzi uomini e mezzi berlusconiani.
Quelli che non distinguono destra e sinistra, o sei berlusconiano o sei comunista.

Poi ci sono gli ex compagni, ex amici, ex nemici, ex qualcosa che cidobbiamovedereperforzatichiamoio. Quelli che ti intasano msn, autlukk e scaipp per 5 mesi per dirti che t'amano, che t'aspettano con anZia, che ti vogghiono vedere pefforza e po' morinu (l'anZia fa più male di quanto pensassi). Che per carità uno di meno ma io mica li capisco. Cioè vi sentite in obbligo? perchè poi muoio?
Tranquilli che non è per forza che uno torna dall'Africa e muore.
Mica son gazzella (e qui mi affido alla vostra finezza intellettuale).

Poi ci sono i tuttologi. Quelli che sanno, che conoscono, che.
Quelli del se sarei insomma. Brrrr

E poi ci sono i modaioli.
Questi sono i più "coloriti". In ogni senso.
Oggi ricordavo i bei tempi andati.
Ve lo ricordate quando i maschi vestivano di blu e le femmine di rosa?
Era monotono ma rassicurante suvvia.
E quando gli uomini erano agevolmente distinguibili dalle donne (e le donne dalle palle da discoteca)?
E quando entrando in un negozio ti dirigevi sicura con passo fiero e senza indugio al reparto donna?
Bene. Scordatevelo.

Sono andata nei localifighetti per scienza e conoscienza.
E ci ho trovato un cartello: "Benvenuto nell'era dei lustrini".
Ho visto tanti di quei lustrini che li puoi usare in alternativa al giubotto arancione della macchina, colori che provocano il distacco della retina (che + che distaccarsi, si dossocia schifata), fantasie che se le fissi per 2 min e muovi la testa al contempo entri in aciTo...
E cci hanno il ciuffo. Ma che sei fonzie?

Dove sono i begli uominiuomini, gli uomini al quadrato? Quelli con la felpa, il jeans, il capello scompigliato e la scarpa da ginnastica? Quelli che i colori non li distinguono, figuriamoci accoppiarli.
(Es: Telefonata: io: enzo ti piace il verdone? E: e che è?)
Quelli che ti danno una certezza: da dove li guardi li guardi sono uguali.
Questi cambiano con la prospettiva.
Ma si può stare con un uomo che s'illumina d'immenZo? Mi posso fare zita con la stella polare?
Cioè io per contratto voglio + armadio di lui e + armadietti in bagno.
Mica ce li dovremo dividere equamente? mica dovrò scambiare la mia crema tifacciobellatuttaesubito con la sua?

Giammaaaai!!!

Piuttosto resto zitella.
Che già sono un pezzo avanti.

venerdì 10 aprile 2009

Casa dolce casa

Non sono morta, mi sto riposando (più o meno) e mi godo casa.
Il viaggio è andato bene, a parte qualche ritardo, e arrivare a Roma è stato bellissimo.
A Roma c'era tato e mi sono commossissima (pure il cartello col nome e le scimie che dddddù).
Ma arrivare a casa, nella mia Sicilia, terra di contraddizioni ma pur sempre casa mia è stata un'emozione fortissima.
Vedere i miei genitori, mio fratello li è stato bellissimo.
E la sera che sono uscita qui è stata una serata di abbracci, di felicità.
Non mi ero resa conto di quanto mi mancassero determinate persone (e di quanto si vive bene senza altre, ma questa è un'altra storia).
Mi ha fatto piacere vedere anche gente che generalmente mi sta antipatica vedi un po'.
E mi ha fatto piacere scoprire persone nuove con cui chiacchierare per 3 ore del più e del meno (persone che usano correttamente il verbo "arrogare", momenti magici).
Per carità gli irriducibili ci sono sempre.
C'è una tipa che è circa 3 anni che mi invita per un caffè e poi o s'allineano i pianeti o ha un esame; uno che non può dire alla fidanzata che si prende un caffè con un altro essere di sesso femminile sennò lo castra...
Belle cose 'nZomma.
Ma è anche questa la particolarità della Sicilia.
Incongruenze che la rendono unica e interessante.
E a tratti snervante.
Però è unica.
Perchè solo in Sicilia se devi prendere l'autobus ag-ct c'è scritto "puglia-basilicata"; perchè qui bisogna chiedere. Se devi andare a Perugia chiedi a tutti i bus, che vadano a Racalmuto, a realmonte è indifferente.
Perchè solo qui ad un concerto di gente valida, in un momento di commozione per l'Abruzzo
un grezzo disceso dalle montagne può partorire pensieri come: "aaah e chistu comu si chiama, Satomi?".
Nonostante questo mi piace questo posto e mi sono resa conto di quanto determinate persone siano importanti nella mia vita, di quanto mi siano mancate e di quanto facciano sorridere determinate cose che qui vengono promosse a problemi.

Martedì parto per Roma e mi sembra di essere arrivata ieri. Mi spiace un sacco.
L'unica cosa che mi fa piacere è che rivedo Pala (Marta) e la finiamo di sentirci 15 volte al giorno che manco gli ziti mpiccicosi.

E per rendervi partecipi vi mostro le mie alternative di casa per questo mesetto a Roma:



Ps: Se negli ultimi post vi sono sembrata troppo buona, state sereni gli altri post sono pronti per raccontarvi il lato B :P

mercoledì 1 aprile 2009

Fine primo tempo

Ultimo post prima della partenza.
Sono ancora commossa dai commenti del precedente.
Maputo ci sta salutando con il diluvio, non ci vuole lasciare andare, s'è affezionata.
Se non succede nessuna disgrazia (aereo sbagliato, catastrofe nucleare, terremoto, invasione di gnu in pista) partiamo alle 7 del mattino, cioè alle 5 dobbiamo essere in aeroporto, cioè il fascintassista ci recupera alle 4:30.
Riassumendo fra 7 ore partiamo.
Ovviamente dormire è un opzional manco valutato. A me non me l'hanno proprio montato di serie.
Sono felicissima di tornare a casa, ci sono persone che non vedo l'ora di abbracciare, persone che sarò felice di rivedere e persone che mi faranno meno acido del solito.
Però un po' mi spiace partire.
Mi mancheranno i bimbi (italiani e maputesi), i colleghi, Marta (abbiamo già deciso che ci faremo la "you and me aerea" per stare vicinevicine), la città, il tassista...
Però voglio andare a casa...
A parte famigliamiciegatti voglio le lasagne, i carciofi, le chiacchiere... ognuna di queste cose mi è stata promessa.
Praticamente mi sono venduta a chi offriva il maggior numero di cannelloni (e ne sono pure fiera).

Stamattina abbiamo salutato i colleghi, abbiamo brindato e ci siamo commosse.
Siamo impazzite per finire di fare tutto, per fare entrare tutto in valigia, abbiamo pesato 84 volte le valigie, ci siamo ammazzate 345 volte i piedi con le valigie e cose così.

E comunque...

Questa prima parte è finita, ce l'abbiamo fatta, siamo state brave.
Sono fiera di me. Posso essere immodesta per 10 minuti?
Quello che ho vissuto in questi 5 mesi è stato più intenso di tanti altri pezzi di vita.
Quello che ho visto, quello che ho imparato, quello che mi hanno detto, gli abbracci e gli sguardi dei bambini, i fiori che mi ha regalato un bimbo prima che io partissi, essere chiamata "minha amiga" da una collega, le parole di incoraggiamento e di conforto di amici e parenti, di chi credeva in me e le amicizie.
E poi ho scoperto che non tutti i 22enni (pare strano) sono inutili.
Ho convissuto con una 22enne che si è rivelata capace, determinata e matura.

Ma soprattutto amica.
Nei momenti no, nei momenti si, nei momenti ridicoli e nei momenti di riflessione.
Condividere le emozioni con una persona a cui sei legata da un rapporto (da poco tempo, ma profondo) le rende più speciali.
E ci sono cose che non dimentichi.
Le risate, i viaggi, lo chapa, le difficoltà, la sensazione di poterti lasciare andare perchè un'altra persona era capace di prendersi cura di te nel momento del bisogno (Vilanculo, febbre, ospedale) e uno splendido capodanno a ballare in spiaggia sotto la pioggia.

Ci sono stati dei momenti difficili, dei momenti in cui sarei tornata a casa a piedi, dei momenti in cui sembrava davvero difficile stare qui.
Ma invece, ce l'abbiamo fatta, 5 mesi in Africa, 5 mesi in un mondo nuovo.
5 mesi con le infradito... abbiamo i piedi storti pure.

Siamo felici di tornare a casa, domani sera saremo in Italia, Marta a casa sua e io pure ( mi adottano per una sera i suoi).

E venerdì pomeriggio sono a casa.
Con mamma e papà...

Se non mi riconoscete dopo 6 mesi, sono quella con la maglietta di snoopie :P

E quindi grazie Africa, grazie a chi mi ha letto e grazie a chi mi è stato vicino e a chi ha condiviso con me questo splendido primo pezzo di esperienza.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...