martedì 27 marzo 2012

Preventivo, denti ed airbag

Sono stata dal dentista parte 60esima.
Ho fatto la pulizia (so che morivate dalla voglia di saperlo) di un'ora, con pasta lucidante, panno di daino e riabilitazione degli interni.
Poi ho visto il preventivo.
Sono diventata, notavo ieri, una donna molto zen, molto madreteresa e ho più o meno esclamato "ah beh capisco".
Pensando interiormente "ma li mortacci mia...".
E successivamente: "camminerò a piedi per il resto della mia vita".
Secondo voi.
Posso dire al mio dentista se mi viene a prendere e a riportare a casa? Tutto sommato è colpa sua se non posso comprare la macchina? Faccio leva sui suoi sensi di colpa?
Oppure posso chiedere se i miei denti avranno servosterzo ed airbag?
Che poi no, nella mia vita i dentisti mi hanno sempre fatto antipatia, quindi davo libero sfogo alla mia finezza e passavo pomeriggi felici a pensare: "ma tu guarda questo 300 euro per un pezzo di dente, mi farà spuntare pure le tette magari, ma tu guarda questo m'ha fatto male ora lo CITO", e botte di simpatia su questo stile.
Ora no. Il mio dentista è simpatico, offre il caffè, elabora concetti, mi dice cose che vanno oltre a "apra", "300 euro", "arrivederci", non me la sento di mandargli i cavalieri dell'apocalisse.
Però gli sto facendo meritare il suo stipendio, credo non abbia MAI perso tanto tempo per spiegare un preventivo.
"Scusa cos'è questo?"
"l'omicidio del dente xy"
"Capito"
"Sicura?"
"No. Dov'è? E quello? E quell'altro?E qual è la differenza tra x e y?"
Credo che quando sono andata via abbia sprangato la porta e detto alle sue assistenti "se torna ditele che ci chiamiamo Ortofrutta oggi".

Quindi non so, dite che se mi chiede "Dove andrai in vacanza Giò?" fa brutto rispondergli "nel tuo studio"?

domenica 25 marzo 2012

Sesso e Skype


Le mie amiche dicono che sono troppo esigente.
I miei amici/conoscenti che parlo per generi (quello maschile dico io) e sono acida.
Mia nonna non crede che gli oriundi non conoscano il condizionale.
I miei amiciamici mi portano in giro per la Sicilia, nsiamai cambiando l'ordine degli addendi il risultati cambi.

Dal canto mio, SESSO mi aggiunge su skype.
Fosse per me il post potrebbe considerarsi concluso.

Qualche giorno fa dal basso del mio pc emerge una finestrellina. SESSO scrive "ciao".
Ho pensato è finita. La gente tromba sui divani/tavoli/comodini/armadi ponte/poltrone e su tutto il catalogo primavera-estate dell'ikea e io col sesso ci CHATTO.
E' giunta l'ora del mio apparato riproduttivo.
Mi sono convinta che il mio account deve essere in un qualche sito di incontri scrausi.
La top five del'incontro scrauso.
Ci dev'essere un www.incontriscrausi.com in cui qualcuno mi ha iscritta.
Perchè non blocchi l'account? mi chiederete voi.
Bravi bbelli, ma il mio account è già bloccato, da solo la possibilità di scrivermi nel caso in cui qualcuno si chieda se quella Giovanna sono davvero io.
E la gente scrive eh...
Dopo l'aggiunta di SESSO ho avuto una sorta di crollo nervoso, riassumibile in matuttiio?

Comunque, per ragioni scientifiche (alias per raccontarvelo) rimango a parlare un po' con sesso, per curiosità. Sto iniziando a psicanalizzare gli uomini per cercare di capire cosa può spingere un essere umano sopra i 13 anni a scegliere come nick SESSO.
Perchè l'uomo in questione di anni ne ha trentuno, trentuno, trentuno.


Comunque sesso mi saluta, io gli dico che per religione non parlo con parti del corpo, posizioni del kamasutra o peccati capitali e lui si presenta.
Il TRENTUNENNE non sembra però in calore/stupido oltre ogni immaginazione/sgrammaticato (apice di tutti i mali) e gli chiedo perchèperchèperchè sesso.
[4:13:13 PM] sesso: perchè mi piace..
[4:13:31 PM] Giovanna : ho capito, a me piace la carbonara, mica lo uso come nickname :D
Sono social, lo so.
[4:19:58 PM] sesso: ma è quella sana follia
[4:20:12 PM] sesso: che mi aiuta a reggere la complessità della vita
[4:20:23 PM] sesso: poi a volte è estrema..vedi il mio nick
[4:20:36 PM] sesso: ma trovami un uomo a cui non piaccia il sesso
[4:21:35 PM] Giovanna: senza dubbio, per fortuna non lo usano tutti come nick.

Sesso fa anche filosofia.
Praticamente è come se Freud avesse scritto "Psicopatologia della vita quotidiana" firmandosi Testicolo.

Parliamone vi prego.
Ma perchè non mi aggiunge gente normale, che si chiama chessò Alfredo? Anche voi avete molti Peni che vogliono chiacchierare con voi? (io PURE quello ho avuto eh).

E no sesso, no, non c'è un uomo a cui non piaccia il sesso, ma ce ne sono tanti che:
a- non lo usano come nick name;
b- amano anche il cervello;
c- hanno una dignità personale.

Mi dispiace SESSO, a me la dignità personale piace troppo, non ci posso rinunciare.
Che ci vuoi fare... a me la dignità personale fa...




...SESSO.

venerdì 23 marzo 2012

The experiment: microgiardini

Le piantineeeeeeeeeee!!!
Siori e siori sono arrivate le piantine!

I simpaticissimi creatori dei microgiardini, che trovate su questo sito , mi hanno inviato 2 simpaticissime piantine, basilico e girasole, in lattina.
A me.
AH-AH-AH.
Anche il postino quando le ha consegnate non ci credeva. Mi ha chiesto un documento e le ha salutate piangendo.
Le farò crescere e le recensirò, quando saranno belle e cresciutelle.
Praticamente è un esperimento scientifico, se le piante sopravvivono a me, le può coltivare anche uno gnu.

Già ho l'ansia da prestazione.

Le piantine, come vedete dalla foto, sono veramente graziose (le lattine sono anche personalizzabili con dediche, tipo "risparmiami ti prego") e teoricamente facili da non ammazzare.






Qui le mie piantine sul davanzale, da vere amanti del brivido.











Bisogna aprire la lattina e abbeverarle.
Ce la posso fare.




La lattina aperta.











Il girasole viene descritto così:
Gli Indiani d'America lo consideravano una pianta sacra, in Perù è l'emblema del Dio Sole, ed è proprio dal Perù che il girasole venne importato in Europa. Il girasole comunica allegria e orgoglio.
E' detto anche Elianto poichè durante le ore della giornata il fiore gira seguendo il sole, per taluni simboleggia adulazione, per altri riconoscenza verso l'astro che gli permette di vivere.
Il giallo chiaro del fiore esprime la luce del sole, l'intelletto, l'intuito, la fede e la bontà.
Che billo. Ho un fiore intelligente e intuitivo. Qualcuno in casa ci voleva proprio.

Il girasole ha un rapido sviluppo della pianta e una fioritura persistente.
Non ti ucciderò girasole, tu però persisti bene eh.

Poi c'è il basilico che ancora non lo sa, ma si trasformerà in pesto.
Sono una donna di cuore io.

E allora che l'esperimento abbia inizio!

mercoledì 21 marzo 2012

Sport & love


Il mio dentista mi legge, il maestro di yoga mi legge, praticamente sono sgamata.
Grazie miei fans, grazie, vi amo anch'io.
A parte questo momento di tivedo/socosascrivi, sto diventando donnapalestra.
AH.
AH.
AH.
Ebbene sì.
E' che mi annoio, mi innervosisco per la demenza umana e divento acida.
Tipo:
"Sai Giò hano avvistato i delfini a largo!"
"Toh esseri intelligenti qui? Si saranno persi".

"Ma guarda Giò, il cuoricino nel latte e caffè è rimasto fino alla fine!"
"Praticamente il sentimento più duraturo degli ultimi 2 anni".

Lo capite che sono acida e devo andare in palestra/piscina/a lanciarmi dagli aerei?
Quindi faccio acquagym e parlo di colomba e uova di pasqua in piscina.
Faccio yoga e ormai il mio maestro mi guarda e ride, non ho capito se per il post o per il mio graaande equilibrio.
Ebbene sì, ho rifatto yoga.
Mi sono scordata le scarpe capitolo secondo.
E i calzini.
Per fortuna i miei amici mi amano così e non si sconvolgono se gli dico "ciao cosa fai? sono in palestra, portami un paio di calzini, anche del tuo fidanzato".
A yoga, ho un omino di 2 metri vicino che si controce manco fosse di gomma e, quando il maestro dice "afferratevi i piedi", lui afferra quelli del vicino, così per stare comodo.
A me che guardo i piedi da un oblò e mi annoio un po' fa un attimo di depressione.
Cioè l'acquagym tra pensionate varie mi mette allegria, esco che mi sento una figa che non si può capire, dallo yoga esco con la posizione del cane depresso.

Ma andiamo con ordine.
Durante l'ultima lezione di yoga, mi è passata davanti agli occhi la mia vita sportiva morta e ho tanto pensato.
La mia vita da star del fitness inizia a 6 anni, une enfante prodige, con la danza.
La danza, classica/moderna/flamenco/contemporanea/ e succedanei vari, può:
a- farti diventare anoressica;
b- regalarti un discreto fondoschiena;
c- farti vestire da fiore.

A me è toccata la C, ero la margherita con la testa gialla.
I miei non mi picchiavano, ma mi facevano fare il fiore danzante.
Negli anni però ho avuto un upgrade sorprendente e ho fatto la ninnananna, la strega, la damigella, la gatta rosa (praticamente hello kitty) e animali vari ed eventuali.

Ho fatto flamenco (meraviglioso, +150 punti fighezza dell'insegnante), ho fatto contemporanea.
Ah, ho fatto l'ALBERO.
Secondo me è per questo che le piante mi guardano e si suicidano.

Il passo successivo è stata la correttiva. Ma facevo semplicemente donazioni alla palestra, ci sarò andata 4 volte compresa l'iscrizione e la visita alla struttura.

Poi sono passata all'acquagym.
Analizzata la mia vita sportiva passata, riflettevo su un dettaglio.
Un botto di gente va in palestra e si ama.
Conosce il bicipite della sua vita, il gluteo sodo dei suoi sogni, l'uomo in canottiera che non deve chiedere mai.
Stare con gli istruttori è contro la mia religione, una volta ho preso 6-7 cafè con un palestromane e quando mi abbracciava invece di amMarmi, mi misurava la massa grassa.
No, grazie, NO.
Però capite che tra danza, correttiva e acquagym, non è che si acchiappi tantissimo:
- danza only donne;
- correttiva only accartocciati;
- acquagym only pensionate.

Fantastico.

Posso scegliere se diventare lesbica o ortopedicA.
Per questo ho iniziato a fare yoga, almeno accetto la scelta con più serenità.

lunedì 19 marzo 2012

Karaoke e indiani


Ieri, siccome ero in amore spinto verso la mia città e amavo il mondotutto intorno a me, ho deciso di spostarmi.
Sono andata in una città vicina con 2 amici, a casa della mamma di lui.
La diluimamma, cintura nera di cucina, ci ha fatto mangiare h24. Ad un certo punto ho avuto il dubbio che mi soppesasse per mangiarmi per Pasqua.
All'urlo di "good thanksgiving!".
Dopo pranzo, alle 16, io e la mia amica ci siamo arenate sul divano.
Come le balene, anche noi siamo andate a morire lontano.
Dopo abbiamo fatto vita sociale ma, sentivamo freddo, avevamo sonno, eravamo sazie, avevamo principi di menopausa e l'intestino ballava il rock & roll.
Dopo aver avuto il coraggio di cenare, volevamo tornare a casa.
Volevamo appunto.
Fu così che ci ritrovammo in un paesino che non pensavo che esistesse sul serio, pensavo fosse uno di quei modi di dire tipo "è là, dove ha perso le scarpe il Signore" (adesso mi informerete che c'è un altare, venerato da secoli, con le scarpe suddette), a fare il Karaoke.
C'erano gli indiani, o almeno urlavano allo stesso modo.
Dopo il karaoke, in cui io ho spento l'audio e mi sono finta morta, abbiamo iniziato a ballare musica italiana.
Manco a Guantanamo.
Nella mia personale versione dell'inferno c'è il karaoke perenne e si è attorniati da gente maschiA dalle sopracciglia sottili, dalle camicie di raso bianco, dal ballo tarantolato e da donne ondeggianti su tacchi 45 che ammazzano Lucio Dalla per la 2° volta.
Praticamente ho avuto un esperienza dopo la morte.
Ovviamente noi eravamo "gli stranieri", quindi esotici giovani, abbronzati e abbordabili abbordabile (i miei amici sono accoppiati).
Quando una ha culo...

E fu così che, a ritmo di Funkitarro e il gatto e la volpe, piccole sopracciglia mi abbordò.
"Ciao piccola squaw, bevi un po' di prosecco"
"no piccole sopracciglia, grazie"
"dai"
"no"
"dai"
"no"
"dai"
"no"
"non me ne vado eh"
"per quanto mi riguarda puoi rimanere qui finchè non ti ricrescono le sopracciglia".

No piccole sopracciglia, piccola squaw non ti accetterà mai nel suo cuore.
E nemmeno da altre parti.
Fattene una ragione.

venerdì 16 marzo 2012

Il colloquio


Ho fatto un colloquio a mezzo busto.
Nell'epoca della modernità i colloqui si fanno su skype (no beh, grazie sul serio di non farmi spostare per metà mondo per poi dirmi "è stato un piacere ciao") e comportano il mezzo busto e l'ansia intera.
Avevo il colloquio alle 13.30, mi sono svegliata alle 10.00 per prepararmi psicologicamente.
Avevo deciso di mettermi un vestitino, poi ho pensato che mi sarei sentita pazza da sola e mi sono vestita a metà.
Sopra avevo un bel maglioncino grigio, elegantino da persona semiseria, ma non troppo per evitare l'effetto ma guarda questa che sta a casa e si veste da figona, capelli decenti, un filo di trucco da nonfacciolafigamanonmitrascuro sotto:
- pantajazz rosso stinto;
- calzini rosa con coniglio;
- stivaletti di peluche rosa.

Ad un certo punto ho pensato "e se mi fa alzare?" Niente. Mai. Piuttosto mi spostavo col passo del giaguaro.
Anche se il colloquio è su skype l'ansia è la stessa, anche perchè se è vero che non dovrai pensare a che scarpe metterti, devi sistemare la stanza.
No, il reggiseno con la mucca dietro di te, non è professionale.
Ma poi vi siete mai guardati mentre fate un colloquio? Devastante. Iniziate ad osservare la vostra faccia e anni e anni di colloqui vi passano davanti. La vostra vita lavorativa morta. Ommiddio ma ho davvero sta faccia? Ma faccio davvero quel movimento lì con le mani? Ma che c'ho i tic?
Da serenità davvero. Davvero.

Comunque inizio il colloquio, lui spettacolare, mi mette a mio agio dopo l'iniziale balbuzie e il mio sunto di 3parole3 della mia esperienza in Mozambico.
Io.
Che mi chiamavano logorrea, che ci ho fatto un blog, ho più o meno detto "niente, sono stata in Mozambico, bello".
"Niente", ma come niente? Attacco di cretinismo acuto.
Comunque il tipo mi dice che siamo rimaste solo in due.
Ottimo, devo solo trovarla ed abbatterla.

Poi mi chiede: "Hai qualcuno? Qualcuno nella vita..."
"SESSO che mi ha recentemente aggiunta su skype vale?"

In ogni caso quando abbiamo concluso e mi ha salutato, ho fatto ciaociao con la manina.
Caso mai gli fosse rimasto il dubbio che sono demente.

Mancava che gli dicessi "Perchè io valgo", così passava il mio cv alla pantene e amici come prima.

giovedì 15 marzo 2012

Blog affidabile


Sono stata premiata un' altra volta.
*10 minuti di autocompiacimento. Grazie*

Bene, adesso che mi sono fatta i complimenti da sola allo specchio, posso dirvi che sono veramente orgogliosa di aver ricevuto un altro premio assegnatomi dalla brava Ciccola e dal suo gattosandro che giornalmente porta in giro la mia mente nel sol levante.

Le regole di questo premio sono qui

Brevemente , per i creatori del premio un blog è affidabile se:

1 - Viene aggiornato regolarmente.
2 - Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive.
3 - Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori.
4 - Non è infarcito di troppa pubblicità.

Mozambicosenznutella nasce nel 2008, quand'ero una giovine di belle speranze (quelle sono rimaste, è la gioventù che inizia a difettare) e ho deciso di andare in Africa, in Mozambico appunto.
Il nome nasce da una domanda che mi è stata fatta al colloquio. In Mozambico la nutella esiste ma è carissima, è praticamente considerata un bene di lusso, un segno distintivo e crea uno "scalino" tra la popolazione locale e i "bianchi ricchi". Con il mio stipendio avrei potuto comprarla, come mi sarei comportata però?
In quel momento ho deciso che sarebbe stato un Mozambico senza nutella.
L'idea del blog nasce appena arrivata lì, l'amore per la scrittura, per i viaggi, per il racconto si sono uniti all'ansia da prestazione (avrò 3 lettori: mio padre, mia madre e il gatto) e alla disponibilità di un amico che mi ha aiutato nella realizzazione e quindi eccoci qua!

Continuando a ringraziare Ciccola, nomino altri 5 blog che ritengo affidabili:
- Tacco 10;
- Anche io voglio un blog;
- Ma ti sei vista?;
- Udine, la mia città;
- Vita da stronza

mercoledì 14 marzo 2012

Uomini e dash


Discorso:
Lei: "beh com'è andata con la tipa?"
Lui: "mah così, siamo usciti, abbiamo cenato, poi siamo stati a parlare, ma non me l'ha data"
Io: "beh scusa v'eravate organizzati prima?"
Lui: "no vabbè che c'entra, però se usciamo soli, ti porto a cena e cose così, poi uno se l'aspetta".

Ditemi che non siete tutti così che poi mi viene l'ansia da prestazione e appena mi dite "ci prendiamo un caf..." vi rispondo "giammaaaai!" e mi dite che sono acida.
Ma davvero? Ma sul serio? Ma sono ancora in circolazione sti òmini? Non si sono estinti con i dinosauri, le vacche di mare (non invento) e i dodo?
No perchè capite, io baratto 24 uomini così per un dodo.
Vedete, la colpa è delle pubblicità che rovinano le generazioni. Magari questo era normale, poi ha visto la pubblicità "Egoiste!" e s'è convinto che così è la vita.

Perchè se vi guardate in giro di uomini così ce ne sono parecchi e, se non sono così, sono "mammoni".
I mammoni sono una razza mezzo uomo e mezzo cordone ombelicale, sono quelli che se non vedono le madri 95 volte a settimana entrano in ansia. Sono quelli che hanno le madri che pare che cucinino h24.
"amore andiamo a cenare fuori?"
"è che mia mamma ha cucinato"
"domani?"
"mi fa il capretto"
"dopodomani?"
"mi fa la pasta al forno"
"il mese entrante?"

Voi capite che la cosa diventa quantomeno impegnativa. Che tu, per un momento, pensi abbia l'amante e invece scopri che, tristemente, ti tradisce con una 50enne.

Altra categoria è quella degli ossessivo-compulsivi. Sono quelli che ti offrono the, caffè, aperitivi, colazioni, panini con la mortadella, ecc, pur di uscire con te. Che tu ti chiedi se davvero ci provino o siano pagati a cottimo da un dietologo.
Quelli che hanno un sesto senso, quando una è single, anzi DIVENTA single, essi sanno.
Sembra che abbiano un quadro in cui la lucina relativa alla donna occupata, tristemente spenta, si accenda segnalando il cambio di stato sentimentale.
La signorina x è passata da impegnata a sola come un canide.
Oppure che la donna inizi, senza accorgersene, a lampeggiare.

Dieci secondi dopo che sei single e singola ci vuole restare, trovi mi piace in tutte le foto di facebook, anche quella in cui sei venuta con un occhio semichiuso, l'altro chiuso, la bocca storta e i capellipalla. Quelle foto in cui sei venuta così bene, che i genitori usano per minacciare i bambini in alternativa all'uomo nero.
Anche le foto in cui hanno taggato solo il tuo dito del piede destro.
Oppure trovi quelli che PRIMA che entri in msn già ti hanno scritto.
E tu applichi con tutti la tecnica dell'opossum.
Morte apparente.
O ti fingi al telefono, io ho una vita telefonica invidiabile.

Ma una delle categorie che mi mette più in ansia sono i trombatori seriali.
I serial tromber.
I serial tromber sono la versione aggiornata di Paganini. Non ritrombano mai.
Sono di quei tipi che hanno una missione nella vita, sembrano un po' quei cani in calore che ti s'attaccano al polpaccio, anche se sei un tavolo.
Credo che cerchino di fare la Michelin del sesso: tre stelline alle americane, 2 alle francesi, ottimi preliminari, troppo dialogo, ecc ecc.
Avete presente le scimmiette a cui dai la corda e partono? Loro sono così, se li lanci nella mischia si confondono, si riorganizzano dopo i primi 5 minuti e iniziano a provarci col mondo tutto.
Solo che ogni tanto fanno il giro e tornano indietro. Quindi ti abbordano alle 21 e di nuovo alle 23 e ancora alle 2 del mattino.
Fanno come gli antichi guerrieri, mettono una tacca per ogni vittima.

Per fortuna qualcosa s'è salvato. E' la categoria di coloro che hanno un uomo/donna e se lo/a tengono.
Nonostante tutto.
Se lo tengono anche se fa l'esorcista e vomita dal soppalco, anche se per pulire la sua cucina bisognerebbe dargli fuoco, anche se quando si fa la doccia sembra che più che spogliarsi si sia fatto esplodere.
In pratica è la categoria di chi farebbe fallire il dash.
Signora vuole cambiare il suo fustino con due fustoni?

No, me lo tengo anche se ormai non sbianca più.

Io, vista la carestia, mi accontento anche del dasc.
Quello pacco del discount.

sabato 10 marzo 2012

Yoga: sono Robocop!


Dato che la mia vita lavorativa è attiva che di più non si può, ho iniziato a fare yoga, per riscoprire la dona spirituale e calma che è in me.
Intanto mi sono scordata le scarpe, così per iniziare col piede giusto.
Ma tanto si fa scalzi, per la mia gioia, e nessuno ha fatto caso agli stivaleti pelosi posteggiati di lato. Molto di lato. Tipo sotto una palla da pilates.
Iniziamo con 5 minuti di relax e chiudiamo gli occhi. Io, che ho serissime difficoltà a stare ferma ero in crisi.
Per punizione abbiamo salutato il sole, con una posizione inumana anche per gli invertebrati e pesante che manco i Marines in addestramento spinto.
Dopo il primo saluto ero diventata mannara e adoratrice della luna.
Per favore maestro, la prossima volta potremmo salutare un astro meno pretenzioso? Tipo fare ciaociao anche con tutte e due le mani, mi pare ottimo.
Dopo 2 minuti che mi reggevo sulle braccia ho iniziato a vibrare tipo minipimer a immersione.
La maionese sarebbe venuta buonissima.
Poi, con un saltello leggiadro, si portano le gambe indietro. L'avete sentito il mio atterraggio leggiadro?
Io ho fatto sempre le mie personali variazioni. In caso di animali, ero sempre un bellissimo grande mammifero. Variavo dall'elefante alla balena con uno stile inconfondibile.
Poi abbiamo fatto la nave, che prevede l'utilizzo (per me la riscoperta) degli addominali.
Mi ha telefonato la Costa Crociere e mi ha assunta.
Per fortuna lo yoga si fa con la luce fioca e romantica e almeno il mondo evita di vedere che no, tu proprio a grattarti l'orecchio destro con il ditone sinistro non ci riesci. Che donna inutile.
Ogni tanto guardavo la mia amica allo specchio che, facendo yoga da un anno, non saltellava come me alla ricerca dell'equilibrio perduto. Il resto del tempo ho osservato due tizi dietro di me che erano un incrocio tra il fisico di un nuotatore/quello di un atleta/quello di un figo random/esciconmeadessograzie.
Alla fine della lezione abbiamo fatto le candele, perchè un pizzico di pop-porno non deve mai mancare, e poi abbiamo rilassato il nostro corpo e i miei muscoli morti.
Quando il maestro ha detto: "quando volete potete alzarvi", stavo per rispondere "ma corrente mese?".
A parte questo, la faccia da mihannoinvestitascusatesefaccioansia e la camminata da Robocop m'è proprio piaciuto.
Come per l'acquagym, ci tornerò.
Vi prego fatemi lavorare o inizierò a vagare in perizoma, spalmarmi di mallo di noce ed emettere suoni gutturali per mostrare i muscoli o richiamare i babbuini.

giovedì 8 marzo 2012

Auguri donne!




Oggi, per la prima volta nelle vita del blog, voglio fare un post celebrativo sulle donne.
Non per la festa, di cui ritengo giusta la celebrazione o quantomeno il ricordo, inspiegabili le modalità di celebrazione.
E' per me inspiegabile, che insospettabili donne normali, una volta l'anno ritengano interessante mangiare panini a forma di pene, dolcetti a forma fallica e andare in locali in cui peni gonfiabili la fanno da padroni.
A parte questo e le normali cretinate che, finti/e indipendenti pubblicheranno su fb, non la festa ma il periodo richiedono questo post.
In pochissimi giorni abbiamo assistito a diversi episodi di violenza sulle donne. Nell'ultima settimana 4 donne hanno perso la vita, la strage di Brescia (madre e figlia), a Napoli (per gelosia), a Verona (strangolata per gelosia).
Sono episodi che fanno riflettere.
Mi sembrava giusto spendere due parole per queste donne che oggi, più di tutte, meritano di essere celebrate.

Questo post è dedicato a donne che hanno perso la vita per uomini inutili e gelosi, a donne che hanno fatto la storia, a chi manifesta, a chi non abbassa lo sguardo, a chi risponde "fottiti" a chi ritiene che la minigonna e un carattere allegro siano sintomi di zoccolaggine, a chi studia/lavora, a chi lotta per avere ciò che merita, che sia anche un meraviglioso lavoro a nero senza diritti e con troppi doveri, a chi fa un figlio e lo ama, a chi desidera un figlio, a chi non ci pensa proprio, alle donne vestite da lampadario e a quelle che hanno la felpa di snoopie, a chi lavora in posti difficili, a chi c'è nata nei posti difficili, a chi soffre in silenzio e a chi denuncia.
Ma soprattutto è dedicato alle donne più importanti della mia vita.
Alle donne lontane, alle donne mozambicane, alle donne vicine, alle mie amiche, a mia madre e a mia nonna, che riempiono di gioia, risate, saggezza e serenità le mie giornate.
Ho avuto e ho la fortuna di conoscere donne che hanno lottato per avere una bimba stupenda, donne che hanno lottato per laurearsi in tempo di guerra, donne che lavorano/amano/insegnano, donne che ridono con gli occhi e che respirano libere e vivono.
Loro sono i miei modelli, una ricchezza infinita.

E un augurio va anche agli uomini che ci amano, che ci fanno stare bene e ci fanno sentire protette, agli uomini che ritengono che nulla sia più sexy di un cervello.

Auguri a tutte noi!

lunedì 5 marzo 2012

Z come Zorro?


Giorni fa una donna malaticcia, una donna nevrastenica e una annoiata hanno preso un salutare tea caldo e analizzato l'universo maschile.
Un incontro a tema zoologico praticamente.

Armate di biscottini che manco mia nonna, dopo i modi del lasciarsi, abbiamo analizzato i modi del non lasciarsi, constatando che molti, moltissimi esseri di sesso opposto al nostro, più che abbandonare noi, ad un certo punto avvertono un sos dentro di loro e abbandonano la nave.
Che manco Schettino.
Arriva un momento in cui, dopo mesi di ammore per lo più telefonico, messaggi, ettolitri di vino offerti e carinerie, fuggono che manco Clint Eastwood da Alcatraz.
La versione rivisitata e corretta dell'acquisto delle sigarette.

Gli uomini in questione pare abbiano paura che li mozzichiamo (vi informo che sono ancora vaccinata contro la rabbia, se può aiutare) e, ad un certo punto, quando le nostre 14 amiche che uscivano con noi per non fargli ansia, si fanno venire CONTEMPORANEAMENTE un attacco di colera per lasciarci soli, lui lancia un fumogeno e scompare.
Fa più o meno un numero alla Houdinì, si libera dalla sua camicia di forza mentale (donna=matrimonio; per noi uomo=opossum), si libera dei neuroni rimasti e scompare.
Senza colpo ferire e parola pronunciare.

Siori uomini.
Voglio che sappiate che noi donne, che quando siamo innamorate rincretiniamo e vediamo segnali ovunque (pestiamo la merda e invece di dire acciderbolina diciamo "yeah magari stasera chiama!"), il primo perido ci convinciamo che:
- un autotreno vi ha messo sotto, avete perso tutte le dita e non riuscite a chiamarci anche se SICURAMENTE è il vostro primo pensiero;
- siete sotto copertura e non potete chiamarci, ne va della sicurezza MONDIALE;
- vi hanno mandato in trasferta in Burundi e una scimmia vi ha rubato il cellulare;
- siete in un carcere iracheno ed è unicamente il pensiero di mandarci un sms a tenervi in vita.

Dieci giorni dopo riassumiamo il tutto in "sto stronzo".

Il problema è che in una città piccola chiaramente ci si incontra, pure troppo, e quando li vedi, dopo aver esclamato "ah beh non è morto", osservi la loro reazione.

Attacco d' ansia, iniziano a parlare con i muri, parlano delle 3 leggi della robotica con gente con cui in tempi di pace MAI avrebbero condiviso lo spazio aereo, gli s'ammalano i parenti e loro sono le loro uniche ancore di salvezza, gli viene maldistomaco/malditesta/raffreddore/famesetecaccapipì e fuggono.
Oppure ti osservano con la faccia da lemure teletrasportato al mojo e ti dicono "ehi, come va?".
Che tu punti la croce del battesimo per calibrare la testata.

La cosa, lachiameremodivertente, è che ti fronte alla fuga tu non capisci:
a- il perchè della fuga, la frusta l'hai appesa al chiodo da un po' e non li picchiavi con regolarità;
b- il tuo stato sentimentale

Nell'epoca della modernità e dello sparlo infatti, dopo una storia, pare sia necessario tenere conto di due fattori:
a- lo stato di adottabilità senti-sessuale;
b- l'elaborazione del lutto.

Il primo fattore comporta uno sforzo di comprendonio.
Bisogna infatti capire quanto tempo deve passare per ritenersi in stato di libertà e adottabilità sentimentale. Cioè, dopo quanto tempo dalla fuga da alcatraz ci si può ritenere single? e se poi torna? e non si sarà mica preso una pausa? e non sarà mica andato a comprare le sigarette?
Insomma sono tutte domande dal peso non indifferente e hanno una variabilità nella risposta pari alla definizione dei confini con la gittata dei cannoni.
Un po' come i bimbi abbandonati che per legge non devono essere reclamati per alcuni mesi prima di essere adottabili.
E noi? per quanto tempo non dobbiamo essere reclamate?

Superata questa fase e compreso se siamo carne o pesce si passa al fattore b, l'elaborazione del lutto.
Pare infatti, secondo l'opinione comune, che la donna e solo la donna, debba restare libera per un po' per elaborare il lutto, sennò fa brutto e non s'amavano davvero.

Tipo le case.
Dopo un inquilino si tengono sfitte un po' per dargli una mano di vernice, sturare il lavandino, cambiare il boiler che esplode arrivato a temperatura, buttare la monnezza lì nell'angolo dai tempi di Napoleone, cose così.

Solo le case degli studenti non si fermano mai e infatti sono come le centrali nucleari, se ci resti dentro per troppo tempo muori.

Quindi capite bene che la situazione è complessa, devi capire se sei adottabile, passare al restauro, restare single q.b. sennò passi al lato oscuro delle donnedifacilicostumi, metterti l'anima in pace e passare all'opossum successivo.
Per continuare i tuoi studi sulla specie e chiederti quando si estingueranno alcuni esseri umani mezzo uomo primitivo e mezzo uomo che non deve chiedere mai.

Propongo la distribuzione di spray al peperoncino a tutti i poveruomini spaventati, un kit del pronto abbandonamento per lui (con dei messaggi precompilati) e per lei (con i tempi in cui rimanere sfitta) e una spada alle donne per lasciare una Z sul muro.
No, non come zorro, come Zoccola.

Così non vi confondiamo.

domenica 4 marzo 2012

Cani, culi e finanza


Ieri ero allegra.
Sarà che mia madre era riuscita ad aromatizzarmi di pollo al forno e ossobuco in un colpo solo.
Il che, essendo sabato sera, offriva interessanti risvolti per interessanti incontri. I quadrupedi mi hanno tanto amata.
E a proposito di quadrupedi mi sovviene in mente una figura di merd un interessante episodio della mia vita.
Voi ce li avete presente i finanzieri? generalmente, se sono sotto i 105 anni sono bei pezzi di figlioli, sarà il fascino della divisa, sarà che li vedo in aeroporto dopo 98 ore di volo, sarà quel che sarà, ma mi paiono carucci.
Parliamo dei cani.
Belli da morire, il pastore tedesco per me è IL cane per eccellenza, quand'ero piccola per me pastore tedesco era sinonimo di cane, anche il maremmano era pastore tedesco. Albino.
I miei genitori non mi hanno mai regalato la fattoria degli animali, avevo giralamoda, si nota?

Cmq.
Il cane se sente la droga muzzica.
Brava capitan ovviA direte voi.
Il cane insegue, ti abbatte, fughe rocambolesche, abbaia, tu fuggi... ha un che di figo, fa molto criminale che non deve chiedere mai.
Perchè.
Voi mi dovete dire perchè a me il cane dava musate sul culo.

Dopo 98 ore di volo, al ritiro bagaglio, il cane s'affianca e mi guarda male. Inizia a seguirmi e mi da musate sul culo.
Boing. Boing. Boing.
...
...
"Ehm, scusa, devo fermarmi o il tuo cane mi sta solo molestando sessualmente?"

Io tutto sommato vorrei solo essere normale, un po' meno me.
Magari facendo meno figure di merda con uomini papabili... tipo brutte figure col farmacista 90enne, col medico 75enne vanno bene eh.
Le baratto con le brutte figure coi figoni.
E' un po' la teoria del: beh dai scendo a comprare le sigarette con la maglia di gatto silvestro tarocco, la scarpa gialla e il pantalone col buco, mica in 'sti 5 minuti incontrerò l'omo della mia vita.
Sì, lo incontrerete, fidatevi di me.
E il suo cane vi odorerà la macchia di sugo sul ginocchio.

sabato 3 marzo 2012

Manuale del primo, tragico, appuntamento


Avete mai notato che insospettabili 30enni in carriera o in tentativo di carriera, donne indipendenti, intelligenti, emancipate, sicure di sè, rincretiniscono al primo appuntamento?
Agli uomini non succede.
Loro non possono rincretinire di più.
L'altro giorno, con 2 amiche, abbiamo parlato del blocco celebrare che ci coglie al primo appuntamento.
Innanzitutto c'è la parte "che mi metto", che dopo 3 ore di osservazione dell'armadio diventa "che min***a mi metto???".
In quel momento in genere, mentre l'intero armadio giace sul pavimento, a noi donne parte l'embolo, ci sfoghiamo sul membro della famiglia spazialmente più vicino (generalmete un padre che rimpiange di non amare il calcio e non aver visto una partita 30 anni fa invece di concepirci) ed esclamiamo: "questo perchè non ho NIENTE".
In quel momento scopriamo di avere un gatto, che emerge dal mucchio "vestiti lutto troppo eleganti".
Generalmente al 23esimo vestito ingrassiamo.
Di colpo acquistiamo dai 4 ai 7 kg che ci fanno grasse, sformate, impossibilitate a passare dalle porte.
Scartiamo la gonna troppo corta che fa zoccola e poi fraintende, la gonna lunga che fa nonna peppa, il pantalone che fa donna in carriera e poi si spaventano, il tacco 15 perchè non deambuliamo bene e promuoverlo da primo appuntamento a "emergenza ortopedia" non fa donnachenondevechiederemai e optiamo per un jeans che ci fa gggiovini, chesuuual e ci fa un bel culo, ci cospargiamo di olio di merluzzo e, con una danza del ventre sul letto, li inseriamo.
Poi andiamo a cena. Con i jeans di 7 taglie più piccoli faremo pipì ogni 45 secondi.
Vescica 50 ml.
Con delle amiche siamo arrivate a stilare un NONmenù per il primo appuntamento:
- le bruschette no perchè il pomodoro, come mozzichi il pane, si fa esplodere;
- le tagliatelle/spaghetti/cose lunghe no, perchè chiedere scusa a quello del tavolino in fondo all'angolo perchè lo hai macchiato fa brutto;
- olive no, sono cattive e rotolano;
- insalata MAI, resta tra i denti e slogarsi la mascella per infilarla in bocca, non fa femme fatalll;
- panino con salse, male dell'umanità.
Il commento di una delle 3 è stato:
"vabbè quindi che mangi?"
"carne arrostita"
"se non fai il rumore tremendo del coltello che striscia sul piatto e innalzi la peluriatutta del mondo intorno a te"
"quindi?"
"grissini."
Il momento cena offre generalmente ottimi spunti; se gli argomenti sono: il cibo, il tempo e l'arredamento, l'uomo va eliminato.
Lo stesso se l'uomo risponde "sì, no, forse" che ci si sente a cena col telex.

Dopo cena c'è la pantomima del conto e poi il momento macchina.
Il momento macchina non lascia scampo, c'è più intimità e arrivati sotto casa c'è il fatidico momento.
Lì, miei cari uomini non ne uscirete mai vincitori.
La riflessione che le donne fanno è generalmente questa:
"Ti ha provato a baciare a prima sera? 'Sto porco!"
"Non ha provato a baciarti? E' gay".

Così è deciso, l'udienza è tolta.

giovedì 1 marzo 2012

Vorrei un bagno tutto mio

Una settimana prima di partire, per motivazioni varie ed eventuali che chiameremo "treccine", ho avuto in casa due ragazzine mozambicane.
Ragazzine perchè io sono antica, sono vecchia scuola e a 17 anni ero discretamente scema.
Lei ha 3 figli.
La ragazzina di 17 anni ha 3 figli, uno di un anno, una di 3 anni e una di SETTE anni, anzi circa 7 anni, non si ricordava bene.
Quindi è nata quando la mamma aveva tra i 10 e gli 11 anni, mamma che sarà rimasta incinta tra i 9 e i 10 anni. Io non ero capace di allacciarmi le scarpe e lei aveva le doglie.
Vivono in una casa con il bagno in comune ad altre 20 famiglie (tutte naturalmente con bambini e con i problemi di salute generati da malnutrizione, scarsa igiene e poche cure mediche) e io penso a degli amici con cui sono partita che non potevano assolutamente stare in un backpackers 2-giorni-2 con il bagno fuori dalla stanza. 'Nsiamai.
Le chiediamo se vuole altri figli e se fa "pianificazione familiare" (non è una domanda assurda come sembra, in Mozambico c'è una propaganda martellante).
La ragazzina ci spiega che non ne ha bisogno perchè è lei a decidere quando e se rimanere incinta, dipende dalla sua volontà.
Pensavo si riferisse al sesso, all'astinenza insomma (i metodi anticoncezionali sono sconosciuti in determinate fasce della popolazione), e mi pareva discretamente assurdo e inconcepibile per l'Africa, invece parlava di volontà in quanto tale, cioè di avere un rapporto completo ma decidere di non rimanere incinta. Per rimanere incinta è andata da parecchi curandeiros (stregoni) che le hanno dato un beverone che "l'ha fatta rimanere incinta".
Chiaramente i bimbi non sono tutti figli dello stesso marito che, oltre ad avere un età indefinibile (alla domanda "quanti anni ha tuo marito" ha risposto "qui ognuno sa i suoi anni"), è senza lavoro.
Adesso è il nostro guardiano del finesettimana, siamo troppo buone.
L'altra ragazzina ha 18 anni e il pancione di sette mesi.
Faccio la prima gaffe chiedendole se è bimbo o bimba e mi illuminano sul fatto che qui non si fanno ecografie se la gravidanza procede bene e mi spiegano che non è corretto chiedere il tempo della gravidanza o toccare la pancia perchè indica le cattive intenzioni della persona che, conoscendo il periodo del parto, può lanciare una maledizione e creare problemi al parto.
In 4 minuti ho fatto 4 gaffe, sono fiera di me.
Mi spiegano che non si mettono al mondo troppi figli perchè se non si hanno le condizioni per mantenerli e la loro vita va male, viene immediatamente additata come colpevole la madre, vista come feticeira (strega cattiva). Inoltre se la gravidanza è problematica, è la suocera a decidere se la mamma può andare o meno all'ospedale, perchè i problemi durante la gravidanza possono derivare da infedeltà e quindi non meritare assistenza medica.
La vita quotidiana è molto molto complicata, continua la ragazza, c'è poco da mangiare e poca varietà, mangiare carne o pesce è una festa, un'occasione, per questo per procurarsi il cibo molte donne "intrattengono rapporti sessuali con altri uomini" e poi tornano a casa dal marito a portargli il cibo.
E io ho anche visto con chi intrattengono i rapporti sessuali quelle che, sotto il trucco e i vestiti sexy, sono ragazzine spessissimo minorenni.
Sono quelli che io chiamo "finti cooperanti", quelli che vanno in Africa per guadagnare, per fare la bella vita e per sentirsi un po' patroes (padroni), cosa che in Italia o nei loro paesi d'origine non potrebbero fare. Sono quegli insospettabili professionisti che necessitano di solleticare la propria autostima sentendosi adorati e potenti.
Rimanendo in tema di stregoni, l'altra ragazzina, sentendo un passero si spaventa, e mi spiega che i passeri sono generalmente messaggeri dei feticeiros e portano cattive notizie o disgrazie.

Quando partecipo a questi discorsi, mi sento sempre strana. Mi sento fortunata perchè se non fossi qui non avrei mai saputo queste cose e conosciuto una realtà tanto diversa, mi sento viziata perchè ciò che per loro è un normale accadimento quotidiano io non l'ho nemmeno vissuto o conosciuto, mi scappa un sorriso perchè anche se mamme, mogli, donne che superano infinite difficoltà, sono sempre ragazzine a cui piacciono le scarpe e i bei vestiti, ma mi sento anche tanto impotente.
Impotente perchè non so nemmeno cosa dire, è una realtà così diversa e lontana da me che non mi sento di rispondere nulla e ho paura di sbagliare, impotente perchè ci sarebbe tanto da fare, tanto aiuto necessario che non si sa da dove cominciare.

A volte non resta che stare in silenzio e imparare.
Imparare quello che una ragazzina di 17 anni ha da insegnarci, che invece di un paio di stivali Armani vorrebbe solo un bagno tutto suo.
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