giovedì 27 dicembre 2012

La Cina è vicina. Pure troppo.

Come vi dicevo io conosco pazzi.
Se non li conosco in autonomia, me li presentano.
Non sia mai me ne perdessi qualcuno.

Alcuni giorni fa, a cena da un'amica, conobbi quello che, per praticità chiameremo "il cinese".
Il cinese, chiamato così perchè in partenza per il sol levante (cinesi mi spiace, non pensate che siamo tutti così) è un ragazzo discretamente carino, sembra simpatico, ma indossa il cardigan.
Mi spiace, non gliela faccio, chiamatemi antimoda, ma io il cardigan su un uomo sotto i 90 non lo concepisco.

MA, vista la carenza di uomini definibili tali, fingo di non vedere il cardigan, che definiremo "un maglioncino molto scollato con numerosi bottoncini lì per caso".

La serata trascorre serena, tra chiacchiere varie e video su youtube.
Siamo giovani dentro noi.

Andando via il cinese mi invita per un caffè l'indomani e accetto.
Prendiamo 'sta mezz'ora di caffè, chiacchierata normale e ciaociao.
3 ore dopo.
C: che facciamo stasera?
I: di mercoledì ad Ag? Credo ci sia la morte nera.
C: beh potremmo comprare una bottiglia di vino e la beviamo a casa mia.

Sarò antica io, ma anche no, non perchè ho paura di chissacchè, ma manco saprei di che parlarti.

Il giorno dopo.
"Vuoi venire a casa mia?"
"dai vediamo"

Il giorno dopo:
"prendiamo un caffè da me?"
"ehm dai vediamo"

Io: Amica secondo te, a parte l'ovvio, perchè continua ad invitarmi da lui nonostante i dinieghi?
Amica: non vorrà mica venderti casa?
...

Quindi "il cinese" divenne "l'agente immobiliare".
L'agente immobiliare mi invitò a prendere un caffè.
Prendiamo un caffè, mangiamo un cannolo e inizia il diluvio.
"Andiamo a casa mia o a fare un giro a posto x?"
"a fare un giro"

Fu così che scoprii che aveva una casa anche a posto x.
Era un proprietario immobiliare e non lo sapevo.

Comunque mi mostra le sue proprietà e ad un certo punto mi fa il SOLLETICO.
Cioè per provarci.
Cioè il solletico.
Dannataaaaaaaaaaa festa delle mediiiiiiueeeeeeeeeeeeeee.
"Perchè non mi baci?"
"ti conosco da 72 ore"
"ed è così no?"
"non hai un cognome capisci? Sei memorizzato col tuo nome e la scritta amicodiPaola, non te la posso dare."


Update:
OVVIAMENTE machevelodicoaffare il cinese dopo il mio affettuoso diniego non si è più palesato.
Graziesignoregrazie.
Giorni dopo incontro l'amica che mi racconta la seguente storia dell'orrore:
"ma sai chi è venuto a cena l'altro giorno?"
"non mi dire! il cinese! non è ancora espatriato?"
"no, ancora no"
"vedi i cinesi che hanno culo e non lo sanno"
"ha fatto una battuta chiedendo se avevamo pepe o spray al pepe per condire gli spaghetti, io sapevo e l'ho punzecchiato"
"mioddio dai! è rimasto scosso per il fatto che giro con lo spary in borsa? pora stella, magari gli ho bloccato la crescita"
"mi ha detto che c'è rimasto male, pensava te lo fossi portato per lui".

Cinese?
Ma allora oltre al cardigan c'è di più.
La lobotomia.
Ma secondo te.
Accetto di uscire con uno che mi trasmette tanta sicurezza, da portarmi lo spray in borsa?
Ma no cinese, per quelli come te porto le micromachine.

Se fai il bravo te le do dopo il solletico.


lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale!!!

Si avvicina il Natale.
Che bello.
Che ansia.

Il Natale genera, nell'essere umano medio, un bipolarismo spiegabile con:
- che bello i regali!
- meoddeo i regali!
Eh sì.
Perchè c'è quello che vi farà davvero un bel regalo e quello che vi appesterà la casa,
True story.

Comunque è millemila vite che non scrivo a babbo natale, da quando ho scoperto che tappa il topo me lo avevano comprato i miei genitori e non tu babbotirchio natale.
E non dimentico che non mi hai portato il peluche di pongo e l'inquietante barbie incinta.
Sarei una persona con più senso materno se avessi avuto barbie gravida.
I miei invece non dimenticano che mi hai portato il dolce forno harbert con cui li deliziavo con tortine piatte e aromatizzate all'asfalto.
E infatti son lì a mettere acido muriatico nel camino che non abbiamo.

Me lo chiedevo sai babbo?
Da dove cazz caspita arrivavi non avendo noi il camino e abitando all'ottavo piano.

Poi l'ansia.
Sei stata buona? Non sei stata buona? Hai ubbidito (bau) ai genitori?
Ebbene babbino ripassiamo il mio dolce anno e vediamo che mi merito alla fine.

GENNAIO: per iniziare l'anno con brio ho incontrato il mio ex, che potremmo simpaticamente definire la piaga

Febbraio:  Conosco "ce freddo"

Marzo: Niente lavoro

Aprile: Lavoro e conosco donnay

Maggio/Giugno/Luglio: studio e pago un corso come se non ci fosse una disoccupazione e una povertà alla fine del tunnel. Una delle mie più care amiche cambia sistema solare.
Un'altra carissima amica smette di farsi sentire per motivazioni oscure anche al mago otelma.
Ciao tu.

Agosto: Non si lavora, capirai.

Settembre: Malattia uno in casa.

Ottobre: Sorvoliamo

Novembre: Malattia 2, ricovero gatto, morte del dente.

Dicembre: Ciao micio mao, dopo 16 anni. Amore infinito.

Bene babbino.
Io non ti chiedo beni materiali.
Non ti chiedo manco la salute perchè capisco che sei babbo natale e non Sailor Loudes.
Non ti chiedo manco il lavoro, perchè ho 31 anni e per l'Italia sono troppo vecchia per fare la batt, per lavorare.
E no babbino, non te lo dico "fa che sia un anno migliore di questo", ti piacerebbe vincere facile eh?

Però babbino, fa che io non riceva regali che puzzano, fa che intorno a me ci sia felicità, fammi lavorare o fammi crescere le tette così mi do al porno (le milf piacciono), smetti di mandare a casa mia tutte le malattie sotto il miliardo di casi nel mondo, fa che i miei nani abbiano un po' di gioia, fa che nessuno mi chieda ripetutamente cosafaipercapodanno, fa che la gente che incrocia la mia strada a capodanno non sia vestita da palla da discoteca o da uomoconipelidifuori, smetti di distribuire le mie amiche in giro per il mondo manco giocassi a shangai e fa che ogni volta che un uomo dice stage/internship, nel mondo un'erezione in muoia.

Datti da fare babbino sennò ti brucio la casa.

Distinti saluti,

Giovanna.

Buon Natale!!!


giovedì 20 dicembre 2012

Grazie!


Ce l'abbiamo fatta.
Un paio di giorni fa ho avuto la malsana idea di organizzare un Natale per i bambini.
Se vi ricordate dedico alcuni pomeriggi della mia allegra disoccupazione ai nani, per il doposcuola.
Ho deciso che sì, la beneficenza, che sono senza vestiti, che sono senza cibo, che sono senza cappotti, ma sono pur sempre bambini e meritano un Natale da bambini.
E quindi ho proposto di regalare ad ogni bambino qualcosina.
Devo dire che sono rimasta commossa dalla partecipazione di tutti.
Ho avuto regali da Milano, da Roma, proposte da Spagna, Belgio, aiuto da varie città della Sicilia.
Nella mi città ho avuto reazioni differenti.
Alcuni hanno finto di non capire che i giocattoli andavano COMPRATI (si trattava di cosine da 4-5 euro) e mi hanno detto che non avevano giocattoli in casa.
Altri hanno messo mi piace al mio post e mi hanno fatto pensare a quella foto in cui ci sono dei bimbi di colore che dicono "ma davvero pensano di salvarci mettendo mi piace???". Grazie, i bambini scarteranno i "mi piace" con curiosità".
Altri hanno cercato di vendermi dei biglietti per altra beneficenza, tipo l'omino del dash che ti chiede di cambiare i fustini.
Altri invece, per fortuna, mi hanno aiutata, hanno mobilitato mamme, papà, fratelli e sorelle per comprare i regalini e me li hanno portati fin sotto casa.
A tutte queste persone, una sola parola:
GRAZIE.
Siete stati splendidi perchè lo avete fatto con il cuore, avete scelto i regalini e non vi siete limitati a dare dei soldi e stop.
Il mio albero non era così pieno da un secolo, non c'era un camion regalo da uhm... sorvoliamo.

E voglio ringraziare chi mi ha spedito i regali da Roma pur di partecipare, chi mi conosce tramite blog, mi ha vista una sola vota e mi ha versato i soldi in postepay, grazie della fiducia, chi mi ha vista UNA volta e voleva mandarmi i soldi dal Belgio, chi mi ha mandato un milione di contatti di chi mi avrebbe potuto aiutare, chi mi odia affetuosamente ma ha comprato due bambole (sotto la mia supervisione), chi si è riprodotta con successo e ha evitato che regalassi il pulcino pio alle 12enni, chi, davvero, ha "dato" nel senso più bello della parola.
Pure il dentista torturatore.
E ringrazio chi praticamente non mi conosce e mi ha regalato una torta enorme per i miei gnomi.
Io sono emozionata da tanto amore.

La festa è stata un successone, i bambini erano visibili da Marte poichè indossavano dei cappelli con stelle sbrilluccicanti.
Poi si sono cantate le canzoni di natale in siciliano.
I bambini, stranieri, cantavano in playback.
Io, che parlo il dialetto con la stessa scioltezza con cui parlo il sanscrito, pure.
C'è stata la tombola con i regali, i bamibini urlano a tombola meno degli adulti e accettano con più serenità i terni altrui.
La distribuzione dei regali con pianto annesso.

I nani hanno ballato un pezzo hip hop e cantato, sempre luccicando ed erano commoventi.
E poi ecco.
Poi una bambina ha chiesto di poter recitare una poesia sui bambini orfani.
Come lei.
E niente vabbè, ciaodignitàciao, che sembravamo le prefiche.

MEoddeo.
Che mi stia ammalando?
Non mi starà mica venendo la maternite?


Ancora...

GRAZIE


sabato 15 dicembre 2012

Un Natale di seconda mano






Giorni fa sono stata a Catania.

Mi piace Catania, è una bella città, allegra, solare, gente simpatica.

Sono stata al mercatino.
Il mercato di Ct è abbastanza grande, si trova di tutto (compresi citofoni con i cognomi ancora attaccati) e per adesso anche le deocorazioni natalizie.
Amo il Natale, s'era notato?
Nastri per l'albero come se fosse quello di niù iork, nastri con i quali ho un rapporto catulliano.
Odi et amo.
Li adoro, sono colorati e sperluccicosi ma li posiziono demmerda, che pare che è passato furia cavallo del west SOPRA al mio albero.
Ma vabbè anche il Natale storto ha il suo perchè.

Torniamo al mercato.
C'è una parte con carne, pesce, frutta, salumi, formaggi, cose misteriose, socchegghiè (per i non bilingui "everything").
Una parte del mercato è molto economica, presumo sia la parte dedicata alle cose di seconda mano.

Ho visto moltissimi anziani rifornirsi di abiti caldi per l'inverno e una nonna scegliere con amore dei pupazzetti , forse per il Natale dei nipoti.

Mi si è stretto il cuore.

Non perchè ritengo triste comprare roba usata, limita anzi il consumismo e si dà nuova vita ad oggetti vari.
E' triste che sia l'unica opzione.
E triste che chi lavora non possa andare in un negozio e scegliere ciò che desidera.
E' triste che chi ha lavorato una vita non possa comprare ai suoi nipoti i Gormiti o chi per loro (abbiate pietà, il mio parente maschio più ggiovane ha 26 anni).

Ho visto una mamma dare dei grissini alla bimba perchè abitano ad UN' ORA dalla scuola della bambina e non possono permettersi una macchina.

Se io gestissi uno Stato del genere, mi vergognerei profondamente, non riuscirei a guardarmi allo specchio la mattina e indossare il mio abito da mille euro.
Non riuscirei a prendere l'auto blu e andare a lavoro.
Non riuscirei a sedermi a tavola a Natale e mangiare come se non ci fosse un domani.
Non riuscirei a guardare i miei figli aprire regali strafighi e pensare a quei bambini che riceveranno un cane di pezza.
Ma per vergognarsi ci vuole dignità e noi non ne abbiamo.

Io non vi auguro cattiverie perchè sono troppo buona.
Vi auguro di dover guardare vostro figlio negli occhi e dovergli spiegare perchè lui non può fare i compitiandareacalcettoegiocareconlawii, perchè il pomeriggio, deve chiedere le elemosina.


E Napolitano?

Sai quanti cazzo di gormiti ci venivano con 8000 euro al mese?






martedì 11 dicembre 2012

Se ci entra, te ne metto di più

Non ho capito se everywhere o solo nella mia isola fortunella, è iniziato lo sciopero dei benzinai.
O meglio, inizierà stasera e finirà venerdì sera.
L'ultima volta che hanno scioperato i benzinai o gli autotrasportatori, nei supermercati della mia città non c'era il LATTE e si vendeva una cassetta d'acqua a 4euro4.
I negozi di SCARPE vendevano, allo stesso prezzo di un fegato a km 0, bidoncini di benzina, nessuno aveva più rapporti sociali, le malattie di importanza sotto l'ebola erano giudicate non necessitanti visita medica e i fidanzati non facevano più sesso, almeno non live.
Visto il quadro da cavalieri dell'apocalisse, sono andata a fare benzina.

Il primo distributore l'ho evitato, perchè il benzinaio è, nella migliore delle ipotesi, un maniaco sessuale e mi indispone un po'.
Il secondo, misteriosamente libero.
"E' finita signorì".
Mistero chiarito.

Terzo benzinaio.
Penso.
Dev'essere laggiù, dopo la gente che si morde vicendevolmente.
In un'ora di fila ho visto cose che voi umani non potete immaginare.
Gente che urlava.
Gente che abbaiava.
Gente che diceva parolacce.
Gente che stava per mettere le mani addosso alla gente: io.
Un uomo salta la fila, tenta di infilarsi tra due macchine.
Primo signore: "Ehi senta la fila è laggiù"
uomosenzafila: "eh sì"
io: "la fila è in fondo"
u: "sì, io resto qui"
io: "devi vedere chi ti fa passare, io piuttosto mi faccio tamponare".

L'ultima volta che ho fatto benzina in presenza di uno sciopero ero in Mozambico, su un fuoristrada gigantish, scalza, che sbucciavo una mela, munita di coltello.
Alla seconda moto che mi è passata avanti, ho accelerato.
Non è passato più nessuno.

L'uomosaltafila va via.

Essendo l'unico rappresentante di sesso femminile, parlante italiano, che non bestemmiava, che non diceva parolacce, sotto i 75 kg, c'è stato un clima di discreta dolcezza nei miei confronti.
I miei amici camionisti chiedevano la mia opinione ogni volta che decidevano di abbattere il furbo di turno.

Alla fine ci siamo salutati tutti come una grande famiglia.

E benzinaio?
Nessuno mi aveva mai detto con tanta dolcezza:

"Se ci entra, te ne metto di più".

Sono commossa.
 


mercoledì 5 dicembre 2012

Nani e cacciabombardieri

Ordunque ho ripreso a lavorare con i nani.
Agratise manco a dirlo, ma vabbè fa bene al cuore e li dovrei pagare io.

Quest'anno i nani sono come al solito di tutteleetà e varie nazionalità: Marocco, Romania, bimbi rom, bimbi non so ancora.

Comunque abbiamo fatto i compiti, conosco l'Islanda che non potete capire, Gesù tieniti vicino la mammina della poesia fallo per me, gruppo "gn" cortesemente muori che sullo "gnomo" e la "castagna" mi s'è disperato un nano.
Il nano di cui sopra è scoppiato in un pianto disperato per la divisione in sillabe, poi mi ha spiegato che doveva ricopiare le parole "e basta" e mi ha chiesto di disegnargli un genio della lampada.
Ora.
Ad un nano di 1 metro vestito camouflage non si dice mai di no.
Speraddio che sto disegno non lo abbia segnato a vita.

Stato cortesemente mi spieghi come cazzo mi metti una bambina arrivata 5 mesi fa che conosce 7 parole di italiano, in 2° media?
Ovviamente la bambina ha studiato con me.
"devo fare le espressioni"
"stellina, non posso, non so farle, chiediamo a quel baldo giovine che essendo al liceo le saprà fare"
baldo giovine: "sì io so farle, ma come le spiego che se la base è negativa e l'esponente pari diventa +"
io: "ammore glielo spiego io, semplificamo eh"

Comunque non so fare le espressioni.
Comunque parte seconda, manco le divisioni a due cifre.

Dicevo che ho una naturale propensione con i bambini, probabilmente perchè sono estremamente matura.

Nana: mi fai vedere la lingua?
Io: prima finisci le addizioni
N: no, prima la lingua
I: no, le addizioni
N: e io non faccio le addizioni
I: e io non ti faccio vedere la lingua. Ecco.



Però ho una pazienza inumana. Sul serio.
Solo con la gente bassa però, il resto del mondo lo odio dopo 3 minuti.
E un aplomb che non si può capire.

"Maestra quanti anni hai?"
"trenta"
"oooh come il mio papà"
"... quanti anni hai stellina?"
"9"
"meoddeo"


Però ecco, io avrei un appunto.
Stato?
Sai che mi ha detto una bambina?


"maestra io sto molto al sole"
"perchè tesoro?"
"non posso dirlo"
"è un segreto? va bene non dirmelo"
"sai quelle che chiedono le elemosina? io sono una di loro"


Stato? me lo dici tu cosa rispondere a questa bambina? Che le dico "amore al posto del giubbotto che non hai con 6°, abbiamo comprato un cacciabombardiere? lo so che vestivamo te e tutta l'africa, ma a noi il caccia piace, sai".

No ecco stato o chi per te, stasera, fammi una cortesia.
Esci con una maglietta di cotone e un gilet che non si chiude bene sul davanti.
Torna a casa così, con 6°.
Poi compra un altro cacciabombardiere.


E chiamami, che ti suggerisco che uso farne.
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