Nella vita di tutti i giorni succedono delle cose che sembrano offrirti vaghi suggerimenti sulla fine della tua gioventù.
Quei piccoli accadimenti bastardi insomma.
Inizi ad avere gli acciacchi, dolori vari, stanchezza, cominci a sbadigliare a mezzanotte, vedi una scollacciata e pensi ai reumatismi, ti si sposano gli amici, si riproducono.
Cose così insomma.
Quando la risposta a "ho la nausea" non è più "niente ieri seratooooone", ma "il bambino sai", inizi a pensare.
Quando ti chiedono "hai figli?" senti pure l'orologio biologico.
Che poi lo abbatti peccarità, ma lui c'è.
Quando ti chiedono "e il lavoro? dovresti un po' pensare a sistemarti". Inizi a pensare alla pensione.
Ma queste sono cose che superi.
Perchè i dolori e vabbè cambia il tempo, la stanchezza e vabbè si lavora, gli amici che si sposano e vabbè ognuno sceglie la sua punizione, la riproduzione e vabbè capita a tutti.
I figli? cose che capitano;
La pensione? Non mi preoccupa, se non mi ibernano non la vedrò mai, problema risolto.
Ma poi...
Vi ricordate le mail sul superpene e la pillolina blu?
Quelle che non avendo il pene suscitano uno scarso interesse in noi gentili donzelle?
Godetevele! poi smettono.
LORO lo sanno.
E alle 8.27 di un giorno come tanti, mentre avete ancora gli occhi mezzi chiusi, il pigiama con la mucca e la sensualità di una salamandra, la vecchiaia busserà alla vostra porta sotto forma di mail.
Della foppapedretti.
E qui la depressione ti guarda.
Sogghigna.
Sa di avere vinto.
E ti si mostra il tutto il suo vecchio splenTore
Ma tu hai ancora una parte del tuo womenn pouer.
E rifletti che finchè c'è il ciclo c'è speranza...
mercoledì 19 agosto 2009
Toc Toc
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