sabato 21 gennaio 2012

La rivolta dei poverelli

Dopo 5 giorni, come solo noi siciliani sappiamo, la Sicilia è paralizzata causa sciopero.
Nessun rilievo a livello nazionale perchè i panni sporchi si lavano in casa e una riunione col presidente della Sicilia per migliorare la situazione.
Cioè questi hanno incontrato Lombardo per migliorare la situazione.
Fonti autorevoli infomano che topo gigio era impegnato.

Nessuna partecipazione a livello cittadino, se escludiamo la bestemmia libera dei poveri polli che passano tre ore in fila per avere un po' di benzina.
E per andare a lavoro eh, mica per accompagnare la fidanzata a casa in autoblu.
In Sicilia la coppia media non tromba ha incontri ravvicinati del terzo tipo da 4 giorni.

Che ne penso io?
Giuste le motivazioni, ai confini della realtà l'attuazione.
Non volendo essere pignoli sostenendo che una proposta realizzata in questo modo è illegale, analizziamo i "potenti" che sono colpiti da questo sciopero.

Manca la benzina:
poveri lavoratori/madri/padri di famiglia non sanno come andare al lavoro in una città in cui il teletrasporto appare più realistico dei mezzi pubblici.
Per i miei compaesani: no, l'autobus non è quello col corno e le ali, quello è l'unicorno e in vita terrena vi capiterà di incontrarlo.
L'autobus no, rassegnatevi.

Manca la benzina parte seconda:
la popolazione 600 euro fa la spesa sotto casa pagando tutto tre volte di più.
I commercianti alzano i prezzi (2.50 euro l'acqua) perchè lo sciopero lo sentono proprio in fondo al cuore.
Molto in fondo.
La benzina si trova al mercato nero, a TRE euro al litro.
Perchè i commercianti appoggiano lo sciopero parte seconda.

E' uno sciopero i cui leaders fanno parte di un movimento che inneggia alla pulizia etnica.
Io non ho studiato comunicazione, ma sinceramente non mi sembra una scelta tattica, non è il partito di idee opposte al mio che però manifesta per una giusta causa.
E' un partito che organizza le ronde, un partito troppo estremista, anche ricevere appoggio politico diventa difficile e pericoloso.
E' uno sciopero in cui si parla di ronde che minacciano i commercianti.
Niente di confermato, ma sapete una cosa brutta? Non è difficile crederlo.

L'unica cosa che preoccupa tutti è quella relativa ai supermercati vuoti.
Che pare che se restiamo senza salmone 5 giorni moriamo di fame.
Si accusa la fascia dai 25 ai 35 anni di mancata partecipazione.
Sapete chi sono?
I praticanti/internship/senza contratto/contratto in prova/cococo/cocopro/coccodè ecc...
Cosa li/ci accomuna?
Non sciopereremmo nemmeno se ci tagliassero un piede, guadagniamo 500 euro, aspettiamo la resurrezione dei giusti e il nuovo contratto che verrà.
Amen.

Se si vuole fare lo sciopero che si faccia, ma con richieste, organizzazione e modalità di attuazione precise e che si colpisca chi può fare qualcosa e non i poverelli.
Che ci siamo tutti chiesti se fossero con o contro di noi.

2 commenti:

  1. GIOVANNA FOR PRESIDENT!
    Hai fatto un sunto chiaro e acuto di ciò che penso anch'io: a chi stiamo danneggiando noi siciliani, che viviamo su un'isola e che quindi, in virtù di ciò, se blocchiamo qualcuno, blocchiamo noi stessi E BASTA? Se danneggiamo qualcuno, danneggiamo noi e basta? Troppa retorica fomenta questo fuoco (di paglia, aggiungerei) siciliano...ho sentito parlare di spinte autonomiste addirittura: "Perché la Sicilia potrebbe mantenersi con tutto ciò che produce, senza bisogno degli altri";chiedete ai nonni che hanno vissuto l'autarchia cosa significa pensare di essere autosufficienti, sentirete la loro risposta...
    In questi giorni ho sentito cose che voi umani (non siciliani) non potreste neanche immaginare. SIMMU NE' E' MANI I NUDDU.
    Ari

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  2. Passa dal mio blog, che hai vinto un premio...

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