lunedì 28 maggio 2012

Ciao, chiamami paturnia

Oggi ho veramente la carogna.
Me la sento addosso, più o meno sulla bocca dello stomaco, appostata lì con i suoi 180 kg.
Ho la carogna perchè sono stanca, non dormo da tempo immemore, non cazzeggio senza sentirmi in colpa da altrettanto tempo immemore, le prove d'esame sono più difficili del normale e ho avuto una grande delusione.
Sono sempre stata una persona che fa fatica a fidarsi, ma quando mi fido lo faccio sul serio
Per questo quando qualcuno tradisce la mia fiducia mi fa veramente male, specie se non me l'aspetto e non c'è motivo.
Mi fa andare indietro, ricadendo in quella convinzione secondo cui è meglio non fidarsi e non "appoggiarsi" mai a nessuno, nemmeno per le stronzate.
Nemmeno fosse "vengo a casa tua a lavare i calzini che non ho la lavatrice".
E' che è stancante non dare mai nulla per scontato, ogni tanto l'aiuto/appoggio IPOTETICO, cioè "se ho bisogno non sono sola e pazza" fa piacere, ne abbiamo bisogno, siamo umani, siamo animali sociali.
E, bisogna imparare, a non sottovalutare le persone.
L'ho imparato ed è bello, è una sorpresa.
E' bello quando un'amica che non vedi da almeno 5 anni, ti chiama per vederti non appena sei a Roma, e non fa niente che siccome siete due larve vi incontrate dopo 2 settimane.
E' bello quando un'amica che conosci da pochissimo, DUE ore dopo che è a Roma ti chiama per dirti che vuole vederti nel fine settimana PER FORZA.
E' bello quando un amico, che vedi davvero di rado, arriva a Roma, si ferma 3 giorni e ne passa due con te.
E' bello quando due amici ti chiamano alle 2 del mattino per dirti che gli manchi, ti pensavano e ti prenotano per una cena.
E' bello quando degli amici "recentissimi" ti capiscono da come scrivi i messaggi, ci sono sempre e ti ripetono di continuo quanto gli manchi.
E' davvero bello.
Ma contare su una persona, avere fiducia in lei e perderla fa davvero schifo.

Sono antipatica lo so, ma la vita non è sempre tutte risate e aspetto pure il ciclo.
Sopportatemi, siete la mia vita sociale, fatemi sentire una 15enne che scrive i problemi sul blog, domani tornerò allegra e stronza come sempre.

8 commenti:

  1. sono sicuro che puoi sempre contare su tantissime persone che ti vogliono bene e ti amano per quello che sei: tantissimi pregi e qualche "piccolo", "trascurabile", difettuccio - "amò, ce la farai", - un bacio e una spalla sulla quale puoi sempre contare

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  2. Diciamo che fino all'età universitaria, non ho mai avuto un'amica del cuore: quella a cui confidi tutto, quella con cui "dividi il giorno con la notte", quella con cui trascorri i pomeriggi a discutere di tutto e di più, insomma, niente di tutto questo. Avevo solo la compagna di banco e, ogni tanto, le amiche dell'oratorio; poi son cresciuta e ho capito che in fondo dovevo bastare a me stessa, circondandomi così di poche amicizie buone e fidate. Ma fino al raggiungimento di tale consapevolezza, guardavo solitaria "quelle così" camminare mano nella mano, e provavo -lo confesso- una certa invidia.

    Questa "attitudine" alla solitudine, mio malgrado, ha un'origine. Alla tenera età di otto-nove anni, credevo di averne trovata una di amica del cuore: si chiamava C., aveva i capelli biondissimi e gli occhi azzurri, la tipica bambina bella e brava da cartone animato. Era dolce e simpatica, e con lei mi trovavo a mio agio, mi sentivo nel mio mondo, grazie a lei mi sentivo anch'io "una di quelle", pensavo di aver trovato anche io, finalmente, la MIA amica del cuore.
    Come tutte le amiche del cuore che si rispettino, venni invitata al suo compleanno (fine agosto, ancora lo ricordo benissimo): non ti dico la mia felicità, perché gli inviti alle feste di compleanno, non so se ricordi, si rivolgevano solo:
    a) ai compagni di classe;
    b) ai cugini/e;
    quindi invitare qualcuno al di fuori di queste cerchie significava appartenere a uno status veramente privilegiato.

    Insomma, vado a questa festa tutta bella pimpante, fino a quando vedo lei "confabulare" con una sua compagnetta di classe. Vado per avvivinarmi a loro, e sento il seguente stralcio di discorso:
    CC: "E chi è quella là (IO);
    C.: "No, niente, una cretina".

    MI SON SENTITA CROLLARE IL MONDO ADDOSSO.
    Diciamo che quella è stata la mia prima, vera, delusione d'amore.

    Quando qualcuno tradisce la mia buona fede, la mia disponibilità, la mia amicizia, ritorno a essere quella bambina dal cuore spezzato che, in un pomeriggio di fine estate, s'è sentita profondamente stupida per essersi fidata così ciecamente di chi non lo meritava affatto.
    Col tempo ho capito, come dicevo prima, che ho imparato a bastare a me stessa, che la migliore amica di me stessa, in fondo, sono io e che, cosa ancora più importante, chi ti vuole veramente bene non ti fraintende mai, ti capisce e ti sostiene SEMPRE, anche quando si è in vena di paturnie e si ha la carogna addosso.
    In fondo in fondo, se per ogni finto amico che se ne va ce ne sono tanti altri che restano con te circondandoti di affetto incondizionato, un motivo ci sarà... :-)

    -Ari-

    PS: scusa la lungaggine di questo post, ma il flashback con tanto di storia strappalacrime era d'obbligo! BACI

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    1. Oddio Ary che tenerezza, mi sono tanto commossa, quanto possono essere cattivi i bambini...
      Spero che C., che per comodità chiameremo Cozza, abbia passato un'infanzia flagellata dai brufoli, abbia avuto dei fidanzati con problemi di sudorazione imponenti, un compagno che sia scappato in messico con la tata, e le siano rimasti addosso quei 50 kg della gravidanza.
      Ma soprattutto le auguro di sentirsi come ti sei sentita tu, mica per cattiveria, perchè prima o poi tutti devono capire.

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  3. Faccio parte della categoria che dice "mai più fiducia" e che puntualmente ci ricasca. Non è vero che sbagliando si impara, almeno per me questo detto non vale. E ogni volta mi dico quanto sono scema! No, perchè poi ci sto anche male.
    Però non è sempre colpa mia. Capita di incontrare quelle persone che sembra che ti stessero cercando da una vita, che ti cercano, fanno di tutto per diventare tua amica, ti si installano nel quotidiano con un messaggio, una telefonata, un invito a cena. E sono in genere simpaticissime, con una bella testa e qualche problemuccio per cui hanno il bisogno assoluto di un TUO consiglio. Inizi a considerarla un'amica, e come abbassi le difese TRAAAN! La batosta. Magari le interessavi solo perchè voleva stare col tuo migliore amico. Magari era solo perchè in quel periodo la sua amica con cui usciva era all'estero. Magari solo perchè sotto quell'aspetto da angioletto è una grandissima stronza!

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    1. Propendo per l'ultima ipotesi...
      E anch'io faccio parte del gruppo "mai più.... beh dai magari solo un'altra volta..."

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    2. dai gio, non rattristarti troppo,fortunatamente, come hai ben detto ' domani e' un'altro giorno!' di sorprese la vita ne e' sempre piena,positive e negative, quello che credo possiamo fare e' affrontarle con l'atteggiamento giusto. un abbraccio forte. marida
      p.s.: le maiuscole non le metto esclusivamente perche' con ste cellulari di nuova generazione sono un'impedita senza speranza !..

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    3. Grazie Mari! E' vero, aspetto le sorprese della vita e speriamo bene!
      Per quanto riguarda il tuo ps stai tranquilla, io per capire dov'erano gli accenti nell'ipod ho impiegato secoli :P

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