venerdì 3 maggio 2013

Tragedie naniche

I problemi dei bambini sono meravigliosi.

L'ultimo che mi sono trovata a risolvere è la tragedia di un 5enne che voleva sedersi sulla poltrona, ma non poteva perchè il fratello 7enne non gli faceva spazio.
Per cui lui, si è andato a sedere per terra dietro la lavagna, in posizione da "sietetuttiorribili".
Ora.
Capite bene che a voi viene da ridere, ma allo gnomo NO.
Lui, un essere umano che non mi arriva nemmeno a metà coscia, neronero, occhi enormi vedicheorapiango, con jeans e camicia a quadri, che a te viene da portartelo a casa, ti guarda SERISSIMO e ti racconta il suo problema come se ti stesse dicendo che, mentre comprava il gelato, una bomba è caduta su casa sua lasciandolo solo al mondo, senza genitori, fratelli, amici, animali domestici o pappagalli.
Te lo dice così, con la stessa tragica serietà.
E non puoi e non DEVI ridere.
Lo gnomo non approverebbe.
Quindi devi trovare una soluzione e gli proponi di andare a cercare una sedia bbbellissima (ikea forevah) tutta sua.
Il nano si anima, vi guarda come se gli aveste detto "orsù, ti donerò una sedia hovercraft" e passa tutto.
La famiglia risorge.
Anche il pappagallo pare in salute.

Il secondo problema è quello di Safà, 7 anni, arrivata 5 mesi fa.
"Cos'è successo?
"HO caduta, maestra"
"Cosa ti HAI fatto tesoro?"
"la sedia, il braccio, parola araba, caduta, ausiliari in libertà, parola araba, quì"
"Facciamo una passeggiata? Magari passa"

Mi faranno ortopedico ad honorem (o ad honoris causa? non mi ricordo mai qual è quello in cui bisogna essere morti).
Ma dalla mia bocca non uscirà mai "ora ti passa", da bambina lo odiavo, quando me lo dicevano pensavo sempre "ma và, pensavo avrei sofferto avvvita".

"maestra..."
"Tesoro?"
"quando ho caduta, i bambini si sono risi"

Missione: trovare una rapida soluzione per evitare traumi infantili.

"Tesoro. Sono maschi. POVERINI. Che pretendi."

YEAH.
Sto creando una generazione di stronze.

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