lunedì 19 marzo 2012

Karaoke e indiani


Ieri, siccome ero in amore spinto verso la mia città e amavo il mondotutto intorno a me, ho deciso di spostarmi.
Sono andata in una città vicina con 2 amici, a casa della mamma di lui.
La diluimamma, cintura nera di cucina, ci ha fatto mangiare h24. Ad un certo punto ho avuto il dubbio che mi soppesasse per mangiarmi per Pasqua.
All'urlo di "good thanksgiving!".
Dopo pranzo, alle 16, io e la mia amica ci siamo arenate sul divano.
Come le balene, anche noi siamo andate a morire lontano.
Dopo abbiamo fatto vita sociale ma, sentivamo freddo, avevamo sonno, eravamo sazie, avevamo principi di menopausa e l'intestino ballava il rock & roll.
Dopo aver avuto il coraggio di cenare, volevamo tornare a casa.
Volevamo appunto.
Fu così che ci ritrovammo in un paesino che non pensavo che esistesse sul serio, pensavo fosse uno di quei modi di dire tipo "è là, dove ha perso le scarpe il Signore" (adesso mi informerete che c'è un altare, venerato da secoli, con le scarpe suddette), a fare il Karaoke.
C'erano gli indiani, o almeno urlavano allo stesso modo.
Dopo il karaoke, in cui io ho spento l'audio e mi sono finta morta, abbiamo iniziato a ballare musica italiana.
Manco a Guantanamo.
Nella mia personale versione dell'inferno c'è il karaoke perenne e si è attorniati da gente maschiA dalle sopracciglia sottili, dalle camicie di raso bianco, dal ballo tarantolato e da donne ondeggianti su tacchi 45 che ammazzano Lucio Dalla per la 2° volta.
Praticamente ho avuto un esperienza dopo la morte.
Ovviamente noi eravamo "gli stranieri", quindi esotici giovani, abbronzati e abbordabili abbordabile (i miei amici sono accoppiati).
Quando una ha culo...

E fu così che, a ritmo di Funkitarro e il gatto e la volpe, piccole sopracciglia mi abbordò.
"Ciao piccola squaw, bevi un po' di prosecco"
"no piccole sopracciglia, grazie"
"dai"
"no"
"dai"
"no"
"dai"
"no"
"non me ne vado eh"
"per quanto mi riguarda puoi rimanere qui finchè non ti ricrescono le sopracciglia".

No piccole sopracciglia, piccola squaw non ti accetterà mai nel suo cuore.
E nemmeno da altre parti.
Fattene una ragione.

8 commenti:

  1. giogiò guarda il lato positivo, anche grazie a me, gli spunti per scrivere non ti mancheranno mai!perché noi valiamo e i guai ci vogliono così bene che riescono a trovarci ovunque andiamo! :-) Ile.
    p.s. ti voglio così bene che per salvarti ho dovuto ballare fino alla morte!!!

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  2. Il fato che i guai ci abbiano trovate in quel luogo dimenticato è esemplificativo...
    :*

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  3. hai fatto bene a rifiutare quello dalle sopracciglia rifatte

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  4. Non so se riuscirò a dormire stanotte... un po' perchè ho male alla pancia dal ridere e un po' perchè ho paura di addormentarmi e trovare piccole sopracciglia...

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    1. Ahahahah Tamerice, piccole sopracciglia si trova solo nei peggiori incubi :P

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  5. Quoto Mariantonietta! Quelli con le sopracciglia rifatte, quando li guardo, mi fanno sentire a disagio. UNO) perché se si fanno le sopracciglia, vuol dire che guarderanno con occhio critico anche le mie; DUE) e se guardano le mie, vedono che non sono in ordine come le loro. Perché loro ce le hanno sempre in ordine, mai un pelo fuori posto. Che manco le veline, oh...
    -Ari-

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    1. Ahahahahahah Ary! è verissimo. A me i tipi troppo tirati a lucido mettono ansia per lo stesso motivo. Immagino sempre che soppesino il mio abbigliamento, il mio peso forma e la mia depilazione...

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