lunedì 3 giugno 2013

Matrimoni gay


Ogni tanto faccio un post serio, altrimenti poi non trovo più persone che si sorprendono che io abbia un cervello NONOSTANTE sia simpatica.
Scusate l'incipit dolce come lo zucchero, ma oggi ho l'acidità che mi mangia viva, ma non vi ammorberò con le mie paturnie.

Ci penso e ci ripenso da un po', soprattutto alla luce degli ultimi accadimenti, e ho deciso di scrivere un post su un argomento un po' spinoso:
I matrimoni gay.

La domanda che spesso mi viene rivolta è "
Ma tu sei a favore?"
La risposta che do è "Ma che fastidio dovrebbe darmi?"

Quello che io mi chiedo è perchè si dovrebbe essere a sfavore, che fastidio possa dare a te, etersosessuale, che 2 uomini o due donne si sposino.
Nel dettaglio, cosa ti toglie o cosa ti offre?
Non riesco a capirlo.
Come non riesco a capire le MANIFESTAZIONI che si stanno svolgendo a Parigi, anche un po' gravi, contro il matrimonio gay.
La domanda sorge spontanea e permeata da grandi riflessioni culturali, etiche e umane: "Ma che te lo/la devi sposare tu?", "Ma che ti tolgono 5 euro dallo stipendio per ogni omosessuale che si sposa?".

Vi giuro che non capisco.
Volendo prendere una posizione io non sono pro matrimoni gay, io ritengo una inciviltà IMMENSA che ancora non ci sia la libertà per gli omosessuali di sposarsi serenamente.
Ma come ci si può arrogare il diritto di vietare a due persone che si amano di sposarsi?
Mi dà fastidio anche parlare di "matrimoni omosessuali", detesto le categorie, pare di parlare di accoppiamento di animali col pedigree.
L'ammore è ammmore, che importanza ha se chi ami è del tuo stesso sesso?
Se tu sei etero e ami una donna, perchè il fatto che una donna abbia i tuoi stessi gusti è un problema?
Tutto sommato la pensate allo stesso modo.
E perchè se io sono pro matrimoni gay, mi dici che sono lesbica?
Mangio la carne, ma mica sono una mucca.

Nell'immaginario collettivo gli omosessuali hanno una vita sessuale che manco Lady Chatterley, non sono fedeli, portano malattie e si accoppiano 6 volte al giorno.
Vi assicuro che ci sono coppie stabilissime come tra gli eterosessuali, che ci sono persone fedeli e non come tra gli eterosessuali, che sono i piccioni a portare malattie (ogni tanto pure i bambini), gli omosessuali no e che, se si accoppiano 6 volte al giorno, hanno tutta la mia stima.
E invidia.

Il problema è che l'ignoranza che domina il nostro paese e le menti dei suoi cittadini, fa apparire il matrimonio gay come una farsa, una messinscena, lagggente si immagina lui e lui vestiti uno da sposa e uno da sposo e rabbrividisce.
Vi sorprenderò, gli omosessuali hanno buon gusto.
Ho visto matrimoni che superavano il limite legale di perline e lustrini per una sola donna.
Ho visto matrimoni in cui lei sembrava una meringa scappata da qualche pasticceria, in cui gli uomini erano cangianti a seconda del lato da cui li guardavi e kg di ombretto erano morti per colpa delle testimoni.

Qui non si parla di matrimonio in chiesa, ma di matrimonio civile.
Le cinture nere di catechismo, possono deporre le bibbie.

Il matrimonio civile per gli omosessuali, permetterebbe il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle coppie.
Quei diritti che, dopo anni e anni di convivenza, di vita comune, di condivisione di tante cose e anche, ovviamente di beni materiali, permetterebbero al coniuge di non doversene andare da casa, solo, senza un soldo e senza nulla in caso di perdita del compagno/a. Quei diritti che permettono di definire la casa "casa coniugale" e non permettano alla famiglia, nel migliore dei casi assente, nel peggiore "schifata dalle oRende scelte di vita del figlio/a", di ricordarsi che avevano sto figlio e che tutto ciò che era suo è ora loro.
Quei diritti che permettano in caso anche di semplice malessere, di poter avere delle informazioni in ospedale.
Diritti.
E ho esposto solo i più materiali eh.

Allora qualcuno mi ha detto che i matrimoni gay, non potendo generare figli, non hanno senso.
Manco fossimo conigli o avessimo come fine il ripopolamento della terra.
Tralaltro, una simile affermazione comporta l'inserimento di un nuovo articolo nel codice civile "Raggiunta la menopausa la donna abbandonerà il tetto coniugale per raggiungere un luogo in cui vivrà, con altre pari incubatrici rotte, fino alla morte".

Sull'adozione, sono sincera, non ho ancora una posizione forte. Tuttavia metto sul piatto della bilancia tante cose. Ci metto due genitori che desiderano DAVVERO un figlio, ci metto gli orfanotrofi pieni, ci metto che i bambini adottati sono stati abbandonati da genitori etero, metto coppie che hanno figli e non meriterebbero di esistere, metto che non penso che due genitori gay possano influenzare le scelte sessuali del figlio/a.
Ma non sono una psicologa e non lo so.
Mi preoccupa di più la stigmatizzazione, figlia della cultura dei giorni nostri. Ma tanto ti stigmatizzano anche se sei nero, cinese, albino, hai i capelli viola.

Giorni fa leggevo il link pubblicato da un premio nobel per la letteratura che diceva "no, ai matrimoni gay, quelli etero sono gli unici che conosciamo".
50 anni fa l'unica cura per l'influenza era il latte caldo.

Dì no al paracetamolo ti prego, fallo per noi.




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