Sono da tempo un' attenta osservatrice delle mode.
No, non moda come fashion, ma moda come sinonimo di temporaneità e di usi e costumi.
L'ultimo a passarmi di moda era stato il romanticismo. Passato da timido arciere dell'amore, a prostituto di bassa lega.
Adesso pare che altro sia passato di moda.
Sembra che chi sa parlare, chi azzecca i congiuntivi, chi AMA parlare sia destinato all'ostracismo sociale.
La discoteca, punto di ritrovo di esseri con le scarpe rosse che manco Doroty e luccicanti che manco le palle da discoteca, offre la scusa ai nonparlatori.
Non permette lo scambio di opinioni, cosa spesso positiva e vantaggiosa per la grammatica italiana, ma diventa allo stesso modo un alibi.
La fiducia che io ripongo nell'essere umano è direttamente proporzionale alla quantità di cibo che ingerisco in sua compagnia.
Ad inizio conoscenza, se confido nel fatto che tu abbia 2 o 3 neuroni, berremo un caffè.
Se ho fiducia nelle tue capacità, c'è la speranza di un aperitivo insieme.
Se ti ritengo intelligente e capace di sostenere una conversazione andremo a cena insieme.
Viceversa la disco è il luogo più indicato. Io, tu e la grammatica italiana a piangere chiusa fuori.
Mi è stata rimproverata la mia preferenza per le serate in compagnia di esseri peNsanti a discapito di esseri pesanti.
Ora.
Io non voglio togliere a nessuno le meraviglie della discoteca.
Lo capisco che è emozionante non sentire assolutamente niente, essere abbordate da esseri fluorescenti, pesticciati da gente che ha un q.i. a dir poco imbarazzante, bere metà cocktail e sapere di vodka alla fragola a vita, avere problemi di udito pari a quelli che si hanno post esplosione, avere conversazioni stimolanti che non vanno oltre al: "ciao!""Come???", tornare a casa con i vestiti bucati che manco i vietcong, rischiare di rimanere incinta osservando la porta del bagno e schivare la gente caduta ai tuoi piedi più che per il tuo fascino per una rissa random.
Però io vi lascio libertà di scelta amici tunzettari.
Andate e ballatene tutti.
Lasciate libera anche me.
Che mi godo la mia mela cotta e la capacità di intendere e di volere.
mercoledì 2 giugno 2010
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Sei fantastica!!!!!!
RispondiEliminaTroppo vero!!!!!!!
A parte la mela cotta mi associo anche io, preferisco conservare i neuroni che mi sono rimasti :):):):):)
Non è vero che non ti piace la disco!
RispondiEliminaLo testimonia una sera in cui ci hai (noi picciotti) snobbato perché dovevi andare al NOCTIS :D
@Vale: Grazie! E anche la mela cotta ha il suo perchè ;D
RispondiElimina@Akappa: Al noctis ci sono stata 2 volte in tutta la vita. Se consideri che una risale a DIECI anni fa per un compleanno e l'altra ha previsto una presenza di DODICI minuti esatti avrai il quadro completo :P
sei così brava a descrivere le realtà contemporanee che non c'è spazio per i commenti -_-
RispondiEliminaAlmeno voi il noctis ce l'avete!
RispondiEliminaQui a Gela c'è solo la balera!
Ma akappa è il tizio bisex di amici? In caso ci siamo incontrati (sono quella con la cresta).
Pie`, con affetto, impiccatti :*
RispondiEliminaPierinooooooooo mi eri mancatoooo (L)
RispondiEliminaChe dire dinanzi alla sacrosanta verità? ... e cmq insieme alla mela cotta ci metto pure l'indivia cotta. Il che non ha prezzo!
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