Prima di partire avevo ovviamente avuto una serie di sfighe che dio le manda e, dato che per raccontavi del viaggio devo sistemare le foto (che sennò non mi odiate abbastanza), fatemi riciclare i post.
Orsù, siate buoni. Ricicliamo politici dal 1843, non vi formalizzerete.
Ricollegandomi alle puntate precedenti e continuando sul viale delle sfighe vi racconto del lato non lavorativo.
Anche umanamente parlando non va benissimo, i miei più cari amici
pascolano allegri nel nord Italia, vagando nella nebbia, e il senso di
solitudine s'è fatto prepotente.
Ma tipo che mi volevo comprare la macchina da cucire.
Ma tipo che sto facendo un tavolino con delle cassette della frutta e le ho dipinte.
Ma tipo che volevo dare l'impregnante pure al gatto.
Ma tipo che ho accompagnato mio fratello dal parrucchiere.
Di sabato.
Il parrucchiere FAIGO.
Tutto
accadde intorno alle 18, arrivammo e nessuno ci diede segni di vita
alla porta, che ti chiedi se sei diventato trasparente, non un ciao, un
wellà, un vaffanculo che è comunque sintomo di sonoancoravivoearticoloparole.
Il
parrucchiere faigo ci ha trattati di popò perchè, come si dice da me,
c'abbuttava a campare (gli scocciava vivere) e quindi boh non puoi
tornare domani?
La follia.
Fossi stata io me ne sarei andata
tipo star trek col teletrasporto, ma mio fratello, che girerà don matteo
98 dopo che avranno rottamato Terence Hill che ormai manco può sorridere più (Terence non so il tuo nome perdonami, però ti ricordo quando saltavi agile e picchiavi la gente. Mi hai spezzato il cuore a salvare leggenti depresse Terence, sallo.), lo ha perdonato e gli ha detto di recitare 4 ave maria e 6 padre
nostro.
Comunque poi mi sono pentita dei miei pensieri
cattivi perchè, dall'abbigliamento, risultava chiaro che il parrucchiere
avesse avuto importanti problemi di allagamento locali.
Non vedo altre motivazioni del pantalone al malleolo+mocassino senza calza.
Che no, manco se hai finito i calzini è permesso.
Li giri.
Tra
la fauna presente dal parrucchiere, la sora lella vestita da vamp, vostra nonna in minigonna, la
15enne tutta ipad e lacca, era presente un tizio in tuta.
E hogan.
Con
la tuta aderente e un adorabile, piccolo, bozzetto che mi guardava
felice dato che io ero seduta su una poltrona di design, anche detta col
culo a terra, e avevo il suo pene ad altezza orecchio.
Il pene che sussurrava alle orecchie.
Tipo?
Se non sei Rocco, lascia perdere.
Fallo per te, che poi la gente ti guarda e ti dice "se non sei alto così non puoi entrare".
Ma poi la tuta?
Tuta:
indumento indossabile nell'intimità della propria casa (nel qual caso
deve avere un colore imbarazzante) o nell'intimità della propria
palestra.
Dovrebbe essere come per il porto d'armi.
Puoi portare la tuta solo nel percorso da casa alla palestra.
Al di fuori di esso sarai multato.
In tutti i casi l'arma/tuta va trasportata smontata.
domenica 29 giugno 2014
Il parrucchiere fAigo
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Cazzo le hogan!
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=9gHbfCh4IKw
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
EliminaSo comode!
Vabbè pure il pigiama è comodo ma mica ci esco.
Sto per sentirmi male.