Dopo Tangalle ci siamo spostati verso Embilipitya.
Embilipitya è una città non particolarmente degna di nota, è però una buona base per visitare il parco "Uda Walawe National Park".
Però ad Embilipitya siamo andati al cinema! I cinema dello Sri Lanka hanno i posti riservati per le coppiette, sono due poltroncine un po' più appartate per mantenere la privacy. Che cosa dolce.
L'unica cosa carina che potrete vedere poco fuori la città è l'Elephant transit home, un rifugio per elefantini orfani che vengono allattati dai guardiani.
L'ingresso costa 500 rupie, ma ATTENZIONE, consultate gli orari in cui gli animali vengono allattati, nel resto del tempo sono in un'area non visibile dal punto di osservazione e non vedrete una beneamata ceppa.
Per visitare il parco, ma anche gli elefantini orfani, potete rivolgervi a Mr. Indica, un big gym cingalese che, a dispetto dell'aspetto un po' curioso, si è rivelato veramente utile e disponibile.
Indica ha un eco lodge mega galattico (Pokuma Safari Eco Lodge) che, nella bassa stagione, è molto accessibile (2000 rupie a notte per 3 persone).
Indica è apparso ai nostri occhi più o meno così:
Dopo Embilipitya, abbiamo rifuggito 100 offerte per vedere elefanti:
a- malati
b- in riabilitazione
c- in sedia a rotelle
d- in stato depressivo.
Ci siamo sentite bucoliche e abbiamo preso un bus che in 30 ore per la vita, comprensivo di Cuccarini, ci ha portate a Ella.
Da Ella, che sembra veramente carina, abbiamo preso il trenino panoramico per Nanu Oya (la stazione dei treni di Nuwara Elia).
Il trenino panoramico costa 1000 rupie dovunque voi andiate.
Non mi chiedete perchè.
Il viaggio fino a Nuwara Elia vi riempirà di meraviglia.
La prima ora.
Poi vi sentirete scomode, vedrete la gente morta, cercheranno di vendervi peperoncini e vi addormenterete.
Sul treno panoramico.
Pagato 8 volte di più di un normale treno proprio perchè panoramico.
Sul trenino leggerete pareri contrastanti, c'è chi lo trova meraviglioso e chi no.
Io non saprei che consigliarvi, il panorama è bello, ma non so se ne vale la pena, visto il costo e il tempo perso.
Nuwara Elia è veramente bella, un po' come tutta la Hill Country che per intenderci è la zona delle piantagioni di te.
Momento storico:
Come forse saprete, l'isola dello Sri Lanka, si chiamava in precedenza Ceylon.
L'isola nasce però come produttrice di caffè, il tè viene introdotto solo nel XIX secolo, dopo che le piantagioni di caffè sono state sterminate da una malefico fungo.
Tra il 1870 e il 1880 le spedizion di tè provenienti da ceylon iniziarono a riempire Londra e un lungimirante imprenditore ebbe un'idea.
Indovinate chi era quest'uomo?
Ma certo!
Il signor Liptoniceteafenomenale!
Il Signor Lipton comprò diverse piantagioni in Sri Lanka e ciò gli permise di ridurre i prezzi del tè in Inghilterra, tè fino ad allora escusivo appannaggio di una classe agiata.
Fine momento storico.
A Newara Elia, che vale la pena essere visitata per il solo fatto che è l'unico luogo dello Sri Lanka in cui indosserete una felpa, ci siamo fermati due giorni (più che sufficienti) e abbiamo gironzolato in città (davvero carina) e visitato le piantagioni. In città visitate il "seetha amman temple", un piccolo tempietto induista davvero splendido.
Qui l'albero a cui si lega un nastro con le offerte:
Abbiamo fatto una scalata di circa 3 ore, attrezzatissimi, senza acqua e con 3 banane. Siamo partiti dal "blue field", abbiamo visto le cascate senza nome, siamo passati attraverso le piantagioni, fino a raggiungere la fabbrica di tè omonima.
Il panorama è meraviglioso.
Le cascate
La nostra
Se un giorno il vostro tè avrà un sapore, come dire, diverso, non chiedetevi perchè.
Non fatelo.
Da Newara Elia potete spostarvi verso l'Adam's Peak, il monte sacro e pieno di leggende. Dovete però essere attrezzati, in cima fa freddissimo, e calcolare che ci vogliono circa 3 ore per la salita e che la discesa è veramente impegnativa. Nei periodi di poya, festività sacra al buddismo nella speranza che i buddisti non conoscano lo spagnolo, potreste impiegare il doppio delle ore a causa del numero di pellegrini che affrontano la salita.
Noi abbiamo proseguito per Kandy. Ma ve lo racconterò nella prossima puntata.
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