lunedì 11 giugno 2012

Tanta nostalgia degli anni '60

Ho notato che sono così rincoglionita che scrivo i post e me li perdo.
Quindi, fingete che sia un post attuale anche se, stranamente, notate che abbiamo la sciarpa di puro vello pecoro.

Sono stata anni '60.
Cioè hanno organizzato una festa a tema anni '60 e ho partecipato.
Nella mia città non si organizza una mazza, quindi avessero organizzato la serata a tema "rifiuti speciali- reinterpreta il tuo cassonetto" avrei partecipato.
Tutto pur di fare qualcosa di diverso.
La ricerca di un abito anni '60 che non costasse millemila euro e che non mi facesse sembrare la compagna di stanza della monaca di Monza ha avuto del paranormale.
Intanto bisognava mettersi d'accordo su COSA andasse negli anni '60.
Poi bisognava trovarlo. Obiettivo fallito.
Comunque belle, giovani e nella versione optical di noi stesse siamo andate alla festa.

Il locale era carino, arredato per l'occasione con una vespa, una televisione anni '50 e vinili penzolanti.
C'era un fotografo hippie che ti posizionava su una vespa e ti fotografava, poi ti dava un ombrellino, oggetto cult degli anni '60, e continuava a fotografarti.
Tu, che già indossavi una fascia perlata, ti sentivi più scema del dovuto.

La gente aveva una vaga confusione tra anni 60-70-80-90.
A parte qualcuna che aveva speso un patrimonio tra vestito, trucco e parrucco, qualche hippie marpione (a cui ho detto: Ah bello più peace e meno love), il resto erano misteriosi ibridi mezzi anni 60 e mezzi checazzomimetto.
La musica era tutto sommato simpatica, a parte una mezz'ora di musica da lento in cui la gente è andata a contare le fughe delle mattonelle.
L'alcool degli anni '60 era molto, molto annacquato. A livelli che avrei potuto bere una bottiglia di vodka e avere 0,1 di tasso alcolemico.
E si vede che tenevano alla loro salute negli anni '60.
Io no, mi piacciono i sapori veri, trovo emozionante che la vodka alla fragola sappia di fragola e non di levissima.

A parte le meraviglie della festa e l'assenza di fauna locale di alcun interesse, io non mi smentisco mai e continuo ad incontrare idioti.

"Ciao cespuglio, ciao, ci faresti una fotografia? E' una compatta, metti il dito qui e pigi, non mettere manco a fuoco, nsiamai ti stanca e ti crea danni permanenti".
Bong. Macchina fotografica a terra, morta.
"Cespuglio. Fammi una cortesia. Arruolati come scopritore di mine antiuomo".
Così salviamo qualcuno che non merita di morire.

Il topo.

Non ho speranza.
Secondo la proprietà commutativa, anche cambiando annata, il risultato non cambia.
Continuerei ad incontrare idioti.




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