lunedì 5 marzo 2012

Z come Zorro?


Giorni fa una donna malaticcia, una donna nevrastenica e una annoiata hanno preso un salutare tea caldo e analizzato l'universo maschile.
Un incontro a tema zoologico praticamente.

Armate di biscottini che manco mia nonna, dopo i modi del lasciarsi, abbiamo analizzato i modi del non lasciarsi, constatando che molti, moltissimi esseri di sesso opposto al nostro, più che abbandonare noi, ad un certo punto avvertono un sos dentro di loro e abbandonano la nave.
Che manco Schettino.
Arriva un momento in cui, dopo mesi di ammore per lo più telefonico, messaggi, ettolitri di vino offerti e carinerie, fuggono che manco Clint Eastwood da Alcatraz.
La versione rivisitata e corretta dell'acquisto delle sigarette.

Gli uomini in questione pare abbiano paura che li mozzichiamo (vi informo che sono ancora vaccinata contro la rabbia, se può aiutare) e, ad un certo punto, quando le nostre 14 amiche che uscivano con noi per non fargli ansia, si fanno venire CONTEMPORANEAMENTE un attacco di colera per lasciarci soli, lui lancia un fumogeno e scompare.
Fa più o meno un numero alla Houdinì, si libera dalla sua camicia di forza mentale (donna=matrimonio; per noi uomo=opossum), si libera dei neuroni rimasti e scompare.
Senza colpo ferire e parola pronunciare.

Siori uomini.
Voglio che sappiate che noi donne, che quando siamo innamorate rincretiniamo e vediamo segnali ovunque (pestiamo la merda e invece di dire acciderbolina diciamo "yeah magari stasera chiama!"), il primo perido ci convinciamo che:
- un autotreno vi ha messo sotto, avete perso tutte le dita e non riuscite a chiamarci anche se SICURAMENTE è il vostro primo pensiero;
- siete sotto copertura e non potete chiamarci, ne va della sicurezza MONDIALE;
- vi hanno mandato in trasferta in Burundi e una scimmia vi ha rubato il cellulare;
- siete in un carcere iracheno ed è unicamente il pensiero di mandarci un sms a tenervi in vita.

Dieci giorni dopo riassumiamo il tutto in "sto stronzo".

Il problema è che in una città piccola chiaramente ci si incontra, pure troppo, e quando li vedi, dopo aver esclamato "ah beh non è morto", osservi la loro reazione.

Attacco d' ansia, iniziano a parlare con i muri, parlano delle 3 leggi della robotica con gente con cui in tempi di pace MAI avrebbero condiviso lo spazio aereo, gli s'ammalano i parenti e loro sono le loro uniche ancore di salvezza, gli viene maldistomaco/malditesta/raffreddore/famesetecaccapipì e fuggono.
Oppure ti osservano con la faccia da lemure teletrasportato al mojo e ti dicono "ehi, come va?".
Che tu punti la croce del battesimo per calibrare la testata.

La cosa, lachiameremodivertente, è che ti fronte alla fuga tu non capisci:
a- il perchè della fuga, la frusta l'hai appesa al chiodo da un po' e non li picchiavi con regolarità;
b- il tuo stato sentimentale

Nell'epoca della modernità e dello sparlo infatti, dopo una storia, pare sia necessario tenere conto di due fattori:
a- lo stato di adottabilità senti-sessuale;
b- l'elaborazione del lutto.

Il primo fattore comporta uno sforzo di comprendonio.
Bisogna infatti capire quanto tempo deve passare per ritenersi in stato di libertà e adottabilità sentimentale. Cioè, dopo quanto tempo dalla fuga da alcatraz ci si può ritenere single? e se poi torna? e non si sarà mica preso una pausa? e non sarà mica andato a comprare le sigarette?
Insomma sono tutte domande dal peso non indifferente e hanno una variabilità nella risposta pari alla definizione dei confini con la gittata dei cannoni.
Un po' come i bimbi abbandonati che per legge non devono essere reclamati per alcuni mesi prima di essere adottabili.
E noi? per quanto tempo non dobbiamo essere reclamate?

Superata questa fase e compreso se siamo carne o pesce si passa al fattore b, l'elaborazione del lutto.
Pare infatti, secondo l'opinione comune, che la donna e solo la donna, debba restare libera per un po' per elaborare il lutto, sennò fa brutto e non s'amavano davvero.

Tipo le case.
Dopo un inquilino si tengono sfitte un po' per dargli una mano di vernice, sturare il lavandino, cambiare il boiler che esplode arrivato a temperatura, buttare la monnezza lì nell'angolo dai tempi di Napoleone, cose così.

Solo le case degli studenti non si fermano mai e infatti sono come le centrali nucleari, se ci resti dentro per troppo tempo muori.

Quindi capite bene che la situazione è complessa, devi capire se sei adottabile, passare al restauro, restare single q.b. sennò passi al lato oscuro delle donnedifacilicostumi, metterti l'anima in pace e passare all'opossum successivo.
Per continuare i tuoi studi sulla specie e chiederti quando si estingueranno alcuni esseri umani mezzo uomo primitivo e mezzo uomo che non deve chiedere mai.

Propongo la distribuzione di spray al peperoncino a tutti i poveruomini spaventati, un kit del pronto abbandonamento per lui (con dei messaggi precompilati) e per lei (con i tempi in cui rimanere sfitta) e una spada alle donne per lasciare una Z sul muro.
No, non come zorro, come Zoccola.

Così non vi confondiamo.

3 commenti:

  1. Non so quali tipi di uomini la vita ti abbia portato davanti, ma personalmente dico che io, da uomo, sono stato sempre una persona chiara e quando è capitato di " lasciare" una persona, ho sempre detto le cose come stavano, senza giri di parole. Quindi tranquilla, esistono anche uomini che non scappano o lasciano in sospeso le situazioni. ;)

    - Dario -

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  2. Caro Dario,
    sono tranquillissima.
    So che esistono uomini seri, che sanno parlare, che hanno il coraggio delle proprie azioni e il comando dei propri arti.
    Dicono che siano anche gratis.

    RispondiElimina

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